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Tempi stretti per i contributi della colf Bisogna pagare entro il 10 gennaio

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Entro la stessa data, inoltre, devono essere iscritti all'INPS i lavoratori domestici il cui rapporto di lavoro è iniziato nel corso del quarto trimestre dell'anno. Sulla base di tale denuncia saranno successivamente inviati, direttamente a casa del datore di lavoro, i bollettini per il versamento dei contributi dovuti. Sono previste sanzioni per la ritardata presentazione della denuncia. Il contributo è determinato prima di tutto in base all'orario di lavoro: se quest'ultimo non supera le 24 settimanali, il contributo è commisurato a tre diverse fasce di retribuzione oraria; se invece l'orario di lavoro settimanale supera le 24 ore (è cioè di almeno 25 ore settimanali), il contributo dovuto è fisso, qualunque sia l'importo della retribuzione oraria. In quest'ultimo caso l'importo del contributo è sensibilmente più basso, a patto che le ore siano effettuate tutte presso lo stesso datore di lavoro. La quota per l'assegno per il nucleo familiare è sempre dovuta, con la sola esclusione dei rapporti di lavoro dove il collaboratore è il coniuge oppure un parente o affine entro il terzo grado, convivente con il datore di lavoro. Una parte del contributo è a carico del lavoratore. I datori di lavoro domestico che hanno ricevuto i bollettini per colf e badanti iscritte all'Inps a seguito della dichiarazione di emersione (legge 189/2002), devono pagare, entro la scadenza indicata dall'Inps, tutti i trimestri già scaduti, utilizzando un bollettino per ogni singolo trimestre. In particolare, per quanto riguarda il 2002, devono compilare un bollettino per le ultime tre settimane di settembre, relative al 3° trimestre 2002, e uno per il 4° trimestre. Per l'anno 2003, invece, si tratta di pagare ormai tutti i quattro trimestri, utilizzando un bollettino per ogni singolo trimestre. Per tutti i periodi scaduti il versamento deve avvenire entro 30 giorni dalla data della lettera che accompagna i bollettini di prima emissione. A tutti i datori di lavoro interessati l'Inps, visto il consumo anomalo di bollettini, invierà un nuovo pacchetto di bollettini senza la necessità della richiesta. In ogni caso è sempre possibile chiedere una nuova fornitura direttamente agli uffici INPS di zona oppure per telefono chiamando il call center dell'Istituto al numero 16464 o, anche, collegandosi al sito internet www.inps.it. Come si colano i bollettini I bollettini inviati dall'Inps sono prestampati e contengono già cognome, nome, indirizzo e codice fiscale del datore di lavoro nonché cognome, nome e codice fiscale del lavoratore, e il codice del rapporto di lavoro. Ecco in dettaglio indicazioni su come compilare il bollettino: importo da pagare: è quello derivante dal prodotto del contributo orario applicato in relazione alla retribuzione oraria per il numero di ore retribuite nel trimestre; trimestre: indica il trimestre solare a cui si riferisce il versamento (1 per il primo trimestre solare, 2 per il secondo e così via); anno: anno a cui si riferisce il versamento; ore retribuite: numero di ore retribuite nel trimestre; retribuzione effettiva oraria: importo della paga oraria (anche quando la retribuzione è settimanale, quindicinale o mensile, è necessario determinare la retribuzione oraria, dividendo la paga erogata nel periodo per il numero di ore retribuite nello stesso periodo); data di cessazione: in caso di cessazione del rapporto di lavoro è obbligatorio indicarne la data; settimane: se sono state retribuite tutte le settimane del trimestre, è sufficiente annerire la casella SI, altrimenti si devono annerire tante caselle quante sono le settimane retribuite nel corso di ogni mese.

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