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Borsa, l'allarme terrorismo gela i mercati Milano ha perso l'1,42%. Pesante Alitalia (-3,27%). Un'altra giornata nera per Parmalat (-4,58%)

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Quest'anno il gettito derivante dall'Ici supererà i 9,6 miliardi di euro, con una media pro capite di 170 euro. A fare i calcoli è stato il consorzio Anci-Cnc, il consorzio «fiscale» dell' associazione nazionale dei comuni, secondo il quale nel 2003 l' aumento è «nell' ordine di appena l'1%». Dal 1995 al 2003, gli incassi dell' Ici sono cresciuti di quasi il 30%, da 7.445 a 9.682 milioni di euro. A pagare di più è il Centro Italia (215 euro pro capite), mentre va meglio in Sicilia e Sardegna (in media 94 euro a testa). Il gettito maggiore arriva da Lombardia e Lazio, entrambe oltre il miliardo. Nel 2003 l'Ici farà entrare nelle casse dei Comuni 9.682 milioni euro rispetto ai 9.586 milioni del 2002. Rispetto ai 7.445 milioni di euro di gettito raccolto nel '95, l'aumento è stato del 29,7%. La media nazionale di gettito pro capite è di 170 euro. A pagare di più sono i cittadini del Centro (215 euro), seguiti dal Nord-ovest (204) e dal Nord-est (200 euro). Netta la distanza invece delle regioni del Sud (101 euro pro capite) e delle isole (94 euro). I proprietari più sfortunati abitano in Liguria (con una media di 288 euro pro capite), ma anche nel Lazio (261 euro) e in Valle d'Aosta (252 euro). Se la passano di gran lunga meglio in Calabria (con appena 67 euro di gettito pro capite) e Basilicata (76 euro). Nel 60% dei Comuni l'Ici è tra il 5 e il 6 per mille. Nel 17% dei casi, quasi un comune su 6, l'aliquota raggiunge il massimo, cioè il 7 per mille. Pagano il 7 mille i proprietari di Firenze, Napoli e Venezia, ma non di Milano (5 per mille) nè di Roma, dove l'aliquota è al 6,9 per mille.

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