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L'economia cresce (pil +0,5%). Tremonti: il peggio è passato Berlusconi: l'Europa è come Gulliver, ci sono troppi lacci

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Sono i primi tre mesi dell'anno in cui si riaffaccia il segno positivo davanti alla percentuale di crescita della ricchezza nazionale. L'Istituto di statistica ha addirittura corretto al ribasso il dato del primo trimestre (-0,2% anziché -0,1% come era stato detto), e anche il secondo aveva fatto segnare una contrazione del Pil dello 0,1%. Per il presidente del Consiglio, che proprio ieri ha reso noto che sotto il suo governo sono stati creati 700mila nuovi posti di lavoro, quella sul Pil è "una buona notizia" e anche il ministro dell'Economia ha commentato ottimisticamente: "E' un buon dato. Abbiamo davanti una fase positiva". Sempre il presidente del Consiglio punta decisamente il dito su quella che definisce l'iperegolamentazione della Ue che imbriglia il mondo delle imprese e frena la cresciata economiaca. «L'Europa è come Gulliver, piena di lacci. Per dimostrare la forza della sua potenza economica, deve riuscire a liberarsi da lacci e lacciuoli. Sarebbe stato necessario agire con una politica monetaria adeguata ma questo è impossibile per gli Stati membri». Berlusconi punta l'indice sul patto di stabilità: "Il Patto - incalza il presidente del Consiglio - è stato ed è molto positivo, ha consentito di contenere gli sbilanciamenti dei singoli paesi, ha favorito la stabilità, tuttavia tale stabilità da sola non é capace di promuovere lo sviluppo e senza sviluppo viene meno anche la stabilità". Tornando ai dati sul Pil Confindustria, da parte sua , considera la fase di stagnazione ormai alle spalle anche se la ripresa "rimane fragile e relativamente modesta". Gli industriali, in altre parole, non vedono ancora totalmente rosa leggendo i dati sul Pil del terzo trimestre 2003 anche se sostanzialmente dice, il peggio è passato. E' la conferma di cò che "ci si attendeva - spiegano i tecnici di viale dell'Astronomia - e cioé che nel secondo semestre del 2003 si è conclusa la fase di stagnazione o recessione tecnica che si è verificata all'inizio dell'anno ed é iniziata una fase di ripresa congiunturale". Il piccolo passo in avanti fatto dall'economia nazionale in questi ultimi tre mesi fa sì, secondo il calcolo dell'Istat, che la crescita già acquisita del Pil per quest'anno (cioè il dato finale del 2003 nell'ipotesi che il quarto trimestre registri una crescita zero) sia dello 0,4%.Didiverso parere sindacati e opposizione. Se per Guglielmo Epifani si tratta solo di un "rimbalzo tecnico" e per Luigi Angeletti è "un dato insignificante", per uil responsabile economico dei Ds Pierluigi Bersani non si tratta altro che di "un refolo di ripresa che arriva in Europa dalla ripresa economica mondiale". "Sta succedendo quello che già avevamo previsto da tempo dopo un trimestre bassissimo che viene corretto ancora al ribasso. In queste condizioni possiamo chiudere l'anno intorno al +0,4, +0,5 per cento. " La crescita del terzo trimestre, calcolata tenendo conto della stagionalità e corretta per il diverso numero di giorni lavorati, è stata sostenuta soprattutto da industria e servizi, mentre il valore aggiunto dell'agricoltura si è ulteriormente contratto. Nello stesso periodo hanno fatto peggio Francia (+0,2%) e Germania (+0,4%), mentre il Regno Unito ha fatto registrare una crescita di +0,6%. Lontani i valori degli Stati Uniti: +1,8% (dato non destagionalizzato). La conferma della stima del terzo trimestre si avrà dall'Istat il 10 dicembre.

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