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Rcs, Ligresti ci riprova con il Corsera

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Ieri riunione tra i grandi soci del gruppo editoriale. Sul tavolo il nodo della cessione dei periodici

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Dopo che in mattinana una fonte interna al Wto, l'organizzazione mondiale per il commercio, aveva fatto filtrare l'indiscrezione secondo cui l'istituto di Givevra bollerà come illegali i dazi americani applicati alle importazioni di acciaio, Bruxelles, per bocca del commissario al commercio Pascal Lamy, ha immediatamente fatto sapere di 'avere in cannà sanzioni per ben 2,2 miliardi di dollari nel caso in cui l'amministrazione Bush non dovesse eliminare gli incentivi entro i prossimi 35 giorni. Introdotti nel marzo 2002 i dazi del 30% alle importazioni di acciaio secondo il piano originario furono concepiti per avere una validità di tre anni e vennero giustificati da Bush con la volontà di proteggere il settore siderurgico interno nel mezzo di una delicata fase di ristrutturazione. Quella decisione non venne mai digerita da Bruxelles, tanto da sfociare lo scorso luglio in un vero e proprio al Wto. Stando alle indiscrezioni, l'istituto di Ginevra non avrebbe dunque giudicato come fondati i presupposti alla base dell'adozione dei dazi propugnati da Bush e cioè che il settore dell'acciaio Usa sarebbe danneggiato dall'ondata di importazioni a basso costo. In base a quanto si apprende inoltre il Wto avrebbe giudicato come illegale anche la decisione di Washigton di escludere le importazioni provenienti da quei paesi con cui gli Usa hanno siglato un accordo di libero scambio come il Canda, il Messico, Israele e Giordania.

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