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Esce Romiti le deleghe passano a Colombo e Savona

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Nella stessa occasione le deleghe di Romiti potrebbero essere distribuite tra presidente e vice presidente della società, rispettivamente Achille COlombo e Paolo Savona. Ma questa sarebbe solo una soluzione temporanea in vista di nuove candidature tanto più che l'eventualità, che pure era stata ventilata, di un passaggio del testimone al direttore generale Enrico Casini sembra ormai tramontata. Aeroporti di Roma è anche sotto i riflettori per la questione della compagine azionaria di Leonardo, la società che controlla la società con il 51,15%. E se fonti vicine alla famiglia assicurano, smentendo voci diffusesi in questi giorni, che le dimissioni di Romiti non significano un suo disimpegno nè l'uscita di scena dagli aeroporti, fonti finanziarie confermano il persistente interesse dei Romiti per il settore. Come dimostrerebbe la volontà di Gemina di acquisire la quota di Leonardo in mano all'Italpetroli di Franco Sensi. Si tratta di una partecipazione del 16% che il presidente della Roma potrebbe cedere per una cifra intorno a 80 milioni di euro. E l'operazione, secondo le stesse fonti finanziarie, sarebbe ben avviata e vedrebbe il coinvolgimento di istituti bancari. Le dimissioni di Romiti non sono state un fulmine a ciel sereno in Adr. L'ex ad, infatti, aveva più volte ribadito in numerose occasioni che l'incarico ai vertici di Adr era un mandato a termine. Romiti era salito sulla plancia di comando di Adr il 25 gennaio del 2002 quando il consiglio di amministrazione gli attribuì le deleghe operative dell'amministratore delegato, dopo l'uscita di scena di Francesco Paolo Pappalardo.

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