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Prezzi, sarà un Natale da lacrime e sangue

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L'Intesa lancia la campagna a tutela delle tredicesime. Partirà anche il boicottaggio della spesa costosa

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A fronte di stipendi sostanzialmente fermi c'è il rischio che per ilperiodo festivo riparta la corsa dei prezzi. E già ci sono le prime avvisaglie. Nell'ultima settimana di ottobre la frutta ha raggiunto prezzi da capogiro e si sta trasformando giorno dopo giorno quasi in un bene di lusso. Secondo il consueto monitoraggio condotto settimanalmente dall'Ismea, negli ultimi sette giorni di ottobre i prezzi al dettaglio della frutta fresca sono infatti aumentati del 29,5% rispetto alla settimana precedente. L'impennata è confermata anche dall'andamento dei prezzi all'origine, cresciuti, sempre in sette giorni, del 27,9%. Nonostante la crescita a due cifre, l'aumento al dettaglio risulta invece addirittura calmierato rispetto all'incremento registrato all'ingrosso (+35,1%). A bilanciare, almeno in parte, il balzo della frutta sono gli ortaggi. I prezzi mostrano infatti nella quarta settimana di ottobre un calo del 4% al dettaglio e del 3,4% all'origine. Nell'ultima parte del mese è stata quindi confermata la tendenza al ribasso che ha caratterizzato le ultime settimane, con un alleggerimento delle tensioni sui prezzi dopo i vertiginosi rialzi legati agli andamenti climatici. Confrontando i prezzi su base annua, le oscillazioni sono meno evidenti, ma i dati dell'osservatorio Ismea confermano comunque che gli aumenti degli alimentari freschi superano decisamente il tasso di inflazione. Per la frutta la crescita al dettaglio è stata infatti tra la quarta settimana di ottobre 2002 e lo stesso periodo di quest'anno del 6,9% e per gli ortaggi del 5,1%. Intanto per mettere al riparo le tredicesime dai rincari natalizi, l'Intesa dei Consumatori ha preparato una campagna per «consentire ai consumatori di passare tranquille festività senza veder prosciugata la tredicesima e senza rinunciare ai consueti regali». L'iniziativa interesserà la settimana prima di natale: dal 16 al 23 dicembre. Una campagna che sembra interessi molti esercizi. Nel corso dell'incontro di ieri, infatti, sono arrivati importanti adesioni da commercianti, produttori, distribuzione e singoli imprenditori. Ora, afferma l'Intesa, si attende la risposta definitiva di Confesercenti, Coop e Cna. In tutte le piazze verranno allestiti dei punti risparmio in cui verranno venduti prodotti alimentari tipici del natale come panettoni, pandori, torroni, ma anche libri e regali. Ma non è tutto. Infatti anche i negozi e supermercati che aderiranno alla campagna potranno esporre all'entrata dei negozi e sulle vetrine un apposito bollino sconto. In quegli esercizi verranno effettuati sconti diretti alla cassa. E in contemporanea partirà anche il boicottaggio della spesa più cara: verranno cioè individuati e comunicati quei beni il cui prezzo è salito di più e si inviteranno i consumatori a non acquistare qui prodotti nella settimana prima di Natale. Inoltre l'Intesa diffonderà una guida all'acquisto dei regali di Natale nella quale verranno elencati doni, oggettistica e beni vari da mettere sotto l'albero con prezzo inferiore a 10 euro. Altra iniziativa in programma è il menu di Natale al risparmio: cioè una cena di Natale completa cucinata con prodotti di qualità e a basso costo. Anche il prezzo della benzina finisce nel mirino della campagna «salviamo la tredicesima». Da ottobre l'Intesa ha avviato un monitoraggio sul prezzo del carburante alla pompa, controllo che terminerà il 15 ottobre. La compagnia che in questo periodo avrà fatto registrare il prezzo più alto verrà boicottata per tutto il periodo delle festività.

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