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Sindacati sul piede di guerra sciopero contro i tagli

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Già nei giorni scorsi Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Sult, Anpac, Anpav, Atv e Unione Piloti, avevano annunciato l'avvio delle procedure previste dalla legge per la proclamazione di un nuovo sciopero e ieri hanno confermato quindi la decisione presa. «La perdita nel corrente esercizio di circa 410 milioni di euro da parte di Alitalia - affermano i segretari generali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, Fabrizio Solari, Claudio Claudiani e Sandro Degni - è il risultato delle scelte sbagliate compiute dal management di Alitalia negli ultimi due anni, che hanno determinato il ridimensionamento della compagnia, la perdita di mercati e il conto economico attuale». I tre segretari generali ribadiscono «l'indisponibilità a trattare con l'azienda un piano, fondato esclusivamente su tagli ed esuberi», e sottolineano la necessità di riaprire «immediatamente» il tavolo di confronto sul trasporto aereo avviato il primo agosto scorso a Palazzo Chigi, poichè non ritengono possibile affrontare il piano Alitalia «fuori dal contesto nel quale è inserito e a prescindere dal sistema delle alleanze e dalla privatizzazione della compagnia». «Manca in definitiva - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ulitrasporti - una cornice strategica per questo piano, che appare costruito con il fine di consegnare Alitalia ad una alleanza internazionale in termini di totale subalternità».

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