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Cirio, banche prudenti sulla conciliazione

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Tuttavia qualcosa nel sistema bancario comincia a muoversi: e in alcuni istituti di credito si affaccia l'ipotesi di rispondere all'appello della Consob con un'apertura parziale. Alcuni istituti, secondo quanto si apprende, sarebbero disposti a valutare «caso per caso» l'opportunità di rimborsare, anche parzialmente, i detentori dei Cirio-bond. Purchè sia chiara la distinzione - fanno sapere fonti vicine al dossier - fra i risparmiatori che hanno comprato i Cirio bond per propria ingenuità, e coloro che hanno investito i propri soldi nel gruppo alimentare alla ricerca degli alti rendimenti promessi. Secondo quanto si apprende, da parte del mondo istituzionale finora sarebbero giunti soltanto «incoraggiamenti»: nulla che faccia pensare a un piano concreto che coinvolga banche, gruppo Cirio, Consob e Bankitalia per portare gli istituti di credito a rimborsare gli obbligazionisti. A innescare le ipotesi su una possibile soluzione «mutualistica» fra banche e risparmiatori, oltre alle dichiarazioni di Cardia, aveva contribuito l'amministratore delegato del San Paolo Imi Rainer Masera, dicendo che le valutazioni della Consob sarebbero state esaminate dalla banca. Una posizione di apertura di fronte al problema dei 35.000 detentori di Cirio-bond, rispetto alla quale, tuttavia, altri istituti di credito prendono le distanze.

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