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NUOVO calo per l'occupazione delle grandi imprese: in luglio sono infatti stati persi 26.

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Lo rende noto l'Istat precisando che i posti di lavoro persi nell'industria sono stati 28.000 mentre nei servizi si è registrato un aumento di 2.000 posti. La variazione tendenziale dell'occupazione nelle grandi imprese, sottolinea l'Istat, è pari a -1,3% al lordo della Cig e a -1,4% al netto della Cig. «Tenuto conto del numero medio degli occupati presenti nelle grandi imprese nell'anno base (pari a 2 milioni 41 mila unità) la variazione tendenziale dell'occupazione lorda - spiegano i tecnici dell'Istituto - corrisponde a una riduzione di circa 26 mila posizioni lavorative dipendenti. Sul fronte dell'industria l'occupazione del lordo della Cig ha segnato un calo tendenziale del 3,4% (-28 mila posti di lavoro), al netto della Cig la variazione è stata invece del -3,7%. Per quanto riguarda invece i servizi l'occupazione ha segnato un aumento tendenziale dello 0,2% al lordo della Cig e dello 0,1% al netto. A livello settoriale l'occupazione registra una diminuzione in termini tendenziali nel settore della produzione di energia elettrica, gas ed acqua (-4,9%) e nelle attività manifatturiere (-3,3%). All'interno dei settori dei servizi si registrano invece andamenti positivi (+7,3%) commercio; +4,2% alberghi e ristoranti; e +2,8% le altre attività professionali e imprenditoriali. La retribuzione lorda media per ora lavorata nel totale delle grandi imprese ha avuto a luglio un calo dello 0,4%. L'indice grezzo ha registrato un aumento tendenziale del 4,4%.

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