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Il Fmi sferza l'Europa «Accelerare le riforme»

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La raccomandazione arriva dal Fondo Monetario Internazionale attraverso il comunicato finale dei lavori dell'IMFC (International Monetary and Financial Committee). L'organo esecutivo dell'organismo finanziario internazionale, presieduto dal cancelliere dello scacchiere inglese, Gordon Brown, è infatti tornato a sottolineare l'importanza delle riforme per sostenere una ripresa che dà segnali di risveglio. Se l'Europa, quindi, deve agire modificando in modo strutturale il fronte lavoro e pensioni, per il Giappone le riforme richieste riguardano il settore finanziario. Tokyo, infatti, spiega il documento, deve continuare gli sforzi necessari a rafforzare il sistema bancario e finanziario, contrastando la deflazione e cominciando un consolidamento di bilancio nel medio termine. Ma il documento dell'IMFC ricorda anche che «la politica monetaria dei Paesi più industrializzati deve continuare a sostenere la domanda in un contesto di bassa inflazione». Le banche centrali, insomma, potrebbero abbassare il costo del denaro per favorire la crescita. Il Comitato apprezza i segnali di crescita dell'attività economica e il rafforzamento in molte economie, e sottolinea come le principali incertezze che hanno caratterizzato lo scenario macroeconomico mondiale siano venute meno rispetto al precedente meeting dell'Fmi dell'aprile scorso. Ciò nonostante alcuni rischi permangono in molti Paesi, ed è importante che le politiche siano in grado di mettere in campo le azioni necessarie. Il Fondo monetario sottolinea di conseguenza l'importanza di una più stretta collaborazione internazionale e ritiene che debbano essere fatti progressi nel commercio e per lo sviluppo. Esprime disappunto per il fallimento dei negoziati della Wto a Cancun e reitera l'importanza cruciale rappresentata dalla rimozione degli ostacoli in questa direzione, chiamando tutti i Paesi a fare la loro parte. Facendo riferimento ai Paesi più poveri, il Comitato dà poi particolare rilievo all'assistenza tecnica. Il Comitato non tralascia l'importanza delle azioni ulteriori che potranno essere prese dalla comunità internazionale per combattere il finanziamento al terrorismo.

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