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ENEL chiude il primo semestre dell'anno con risultati record: l'utile cresce del 140 per cento, a 859 milioni.

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Il consiglio d'amministrazione, presieduto da Piero Gnudi, ha approvato ieri i risultati dei primi sei mesi dell'anno. Dati che evidenziano la buona salute della società. In particolare, i ricavi sono stati pari a 15.421 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto a quelli del primo semestre dell'anno passato (14.789 milioni di euro). E mentre l'Ebitda, il margine operativo lordo, è cresciuto del 26,1% rispetto al primo semestre 2002, raggiungendo i 4.685 milioni di euro, l'Ebit, il risultato operativo, è stato di 2.231 milioni di euro, in rialzo del 62,3% rispetto al primo semestre del 2002. E ancora, i proventi straordinari netti ammontano a 254 milioni di euro e includono la plusvalenza sulla cessione di Interpower, pari a 359 milioni di euro. Nel primo semestre 2002 le partite erano state pari a 608 milioni di euro e consideravano la plusvalenza sulla vendita di Eurogen per 2.340 milioni di euro e la svalutazione di Wind per 1.511 milioni di euro. Ma è l'utile che davvero merita attenzione: con una crescita del 140% si attesta a 859 milioni di euro. Un balzo rispetto ai 357 milioni di euro del primo semestre dell'anno scorso. L'utile netto, invece, tenuto conto delle partite straordinarie, è risultato pari a 1.200 milioni di euro, a fronte di 1.386 milioni di euro dello stesso periodo del 2002. Una riduzione di 186 milioni, che risente del diverso carico fiscale (66 milioni di euro nel primo semestre 2002 contro 794 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2003). Le imposte del 2002 beneficiavano di maggiori plusvalenze soggette a tassazione ad aliquota ridotta, nonché degli sgravi sugli investimenti previsti dalla Legge Tremonti-bis fino al 31 dicembre 2002. La situazione patrimoniale registra un patrimonio netto complessivo pari a 19.932 milioni di euro (20.842 milioni di euro al 31 dicembre 2002), che considera dividendi per 2.183 milioni di euro distribuiti nel mese di giugno. L'indebitamento finanziario netto di 24.584 milioni di euro è in linea con i 24.467 milioni di euro a fine 2002. Il rapporto tra indebitamento e patrimonio netto al 30 giugno 2003 è di 1,23 (1,17 al 31 dicembre 2002). I dipendenti a fine giugno 2003 sono 67.628, in calo di 3.576 addetti rispetto alla fine del 2002. Nel futuro di Enel, come annunciato ieri, anche un pacchetto di mosse e proposte. Oltre alla quotazione in Borsa, nel 2004, di Terna, entro fine anno il gruppo capitanato da Scaroni dovrebbe conferire a Wind la rete tlc a fibre ottiche. Un'operazione che «dovrebbe consentire a Wind un risparmio, su base annua, di circa 50 milioni di euro».

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