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Infrastrutture, Lunardi chiede 7 miliardi a Tremonti

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Dalla fine del 2003 a tutto il prossimo anno si darà il via alle nuove opere della legge obiettivo

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Nella Finanziaria, ha detto Pietro Lunardi, «mi aspetto i finanziamenti che aveva chiesto, 7,5 miliardi di euro. Io debbo far presente al governo quali sono i nostri impegni e cercare di rispettarli e quindi ho detto: se vogliamo rispettarli, lì ci vogliono 7 miliardi e mezzo, però non ce li ho in tasca». Sempre in tema di grandi opere, «entro il 2003 si apriranno cantieri importanti - ha annunciato il ministro - e per il 2004 ci sarà un forte impulso, perchè sono le opere della Legge Obiettivo. Fino ad ora - ha detto il ministro - abbiamo lavorato molto sui cantieri che erano stati bloccati per motivi vari, da quelli ambientali a quelli burocratici, o perchè non avevano più finanziamenti. Ma da fine anno fino al 2004, si darà il via alle nuove opere della legge obiettivo». Tra i grandi temi nell'agenda autunnale del ministro delle infrastrutture, anche le autostrade del mare dopo l'impegno assunto dall'Italia, insieme ad altri 4 paesi europei (Francia, Spagna, Grecia e Portogallo), per il loro sviluppo. «Siamo a buon punto, abbiamo definito gli investimenti, pari a 3.200 miliardi di vecchie lire, per potenziare i porti, perchè - spiega il ministro - finchè non potenziamo i porti e non li allacciamo al sistema ferroviario e a quello autostradale, è inutile fare le autostrade del mare». Il progetto complessivo per le infrastrutture portuali «è stato approvato e gli investimenti sono stati distribuiti in questi giorni. I lavori partiranno entro l'anno». Alcuni cantieri sono comunque già partiti, è il caso ad esempio del porto di Civitavecchia che, osserva Lunardi, «sta adeguandosi e anche molto bene. È uno dei porti-campione per il nostro piano, ma ve ne sono anche altri, ad esempio quelli sardi».

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