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Stanca: serve una dimensione europea per l'e-government

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Questo - secondo il ministro per l'Innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca - il messaggio più importante che dovrà uscire dalla conferenza di Como a Villa Erba in programma il 7 e 8 luglio. «Quello che caratterizza la conferenza - ha detto Stanca - è la dimensione europea e cioè non lasciare che tutti i Paesi facciano il loro e-government, non in collegamento con gli altri. Questo è un messaggio fortissimo alla base dell'integrazione dell'Europa». Alla vigilia della conferenza sull'e-government il ministro Stanca intende poi spostare l'attenzione sull'importanza dell'Innovazione tecnologica che deve essere considerata insieme alla formazione e alla ricerca come base per lo sviluppo dell'Italia. Il dibattito degli ultimi giorni e il discorso avviato dalle parti sociali - ha spiegato il ministro - «si sono soffermati sulla conoscenza, cioè la formazione, e la ricerca ma attenzione a non lasciare il discorso monco perchè la terza area di intervento è l'innovazione. L'uso delle nuove tecnologie è infatti fondamentale per migliorare l'efficienza della Pubblica amministrazione, delle imprese, della scuola, della sanità, del turismo. Non si può fare un discorso di competitività considerando i primi due e tralasciando il terzo aspetto». In questa direzione il ministro ha fornito apposite indicazioni in vista del prossimo Dpef: «Ho contribuito - ha detto Stanca -, ho dato il mio input, ora c'è un momento di sintesi. Sono convinto che ci sarà anche questo aspetto della innovazione, la diffusione delle tecnologie. È importante stabilire le linee strategiche per i prossimi tre anni su cui poi si sviluppa la Finanziaria. Abbiamo lavorato molto con i miei colleghi Marzano, la Moratti e Sirchia. Abbiamo fatto un grosso lavoro di preparazione largamente condiviso nel governo».

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