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Gm, bene accordi Fiat

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Così l'amministratore delegato di General Motors, Rick Wagoner, ha risposto, nel corso dell'assemblea degli azionisti in Delaware, a chi gli chiedeva un giudizio sull'andamento dei rapporti con la casa torinese. Wagoner ha poi sottolineato che il gruppo di Detroit «ha un buon piano per il rilancio in Europa. Certo l'economia debole non ci ha aiutato, ma sul versante europeo e su Fiat abbiamo le forze e le persone giuste». Intanto si sono conclusi ieri i rientri dei 1.204 cassintegrati nello stabilimento Fiat di Cassino sospesi dal lavoro il 9 dicembre scorso con il ritorno al lavoro degli ultimi cento operai rimasti ancora fuori dopo i rientri graduali iniziati a metà marzo a seguito degli accordi con i sindacati. Da ieri poi sono fuori per mobilità fino al pensionamento 204 lavoratori che non saranno rimpiazzati. Proprio per il mancato assorbimento di altro personale la Fiom-Cgil non aveva sottoscritto nei mesi scorsi l'accordo con la Fiat sul rientro dei cassintegrati e sulla mobilità di lavoratori in esubero. L'intesa era stata siglata soltanto da Fim-Cisl, Uilm e Fismic. Contrario anche il Sin.Cobas. A causa del mercato dell'auto che continua a non tirare eccessivamente, la direzione della Fiat ha comunicato un nuovo periodo di cassa integrazione per lo stabilimento di Cassino. Si fermerà dal 9 al 14 giugno la linea A (circa tremila lavoratori) che produce la Stilo a tre e cinque porte. La produzione continuerà sulla linea B (900 lavoratori) dove si assembrano i modelli Multiwagon e la Stilo van. Infine con i sindacati è stato definito il blocco produttivo per le ferie che saranno di quattro settimane dal 28 luglio al 24 agosto.

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