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SONO stati resi noti dall'INPS i coefficienti per il calcolo delle pensioni contributive con decorrenza nel 2003.

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Insieme ai corrispettivi valori relativi agli anni precedenti (a partire dal 1996), il nuovo coefficiente permette di calcolare il montante contributivo individuale relativo alle quote di pensione o supplementi contributivi da liquidare nel corso del 2003. Il calcolo si effettua rivalutando il montante dei contributi maturato anno per anno per il coefficiente previsto per l'anno successivo, secondo la tabella che qui riportiamo. Al montante determinato secondo i precedenti coefficienti deve essere aggiunta la contribuzione relativa all'anno 2002. L'importo annuo della pensione contributiva si determina applicando al montante contributivo il coefficiente di trasformazione relativo all'età dell'assicurato alla data della decorrenza della pensione (vedi tabella allegata). Il montante individuale dei contributi è dato dalla somma di due quote: quella relativa ai periodi di contribuzione fino al 31 dicembre 1995 (per chi, pur avendo contributi antecedenti al 1996, sceglie di liquidare la pensione con il solo sistema contributivo) e quella per i periodi successivi, dal 1996 in poi. Per determinare il montante contributivo dei periodi fino a tutto il 1995 occorre applicare un calcolo piuttosto complicato che va dall'individuazione della base imponibile annua (la retribuzione imponibile annua per i lavoratori dipendenti o il reddito imponibile annuo per i lavoratori autonomi) per un determinato periodo di riferimento, fino al calcolo dell'anzianità contributiva complessiva che, moltiplicata per il montante medio annuo, costituisce la quota di montante individuale dei contributi per i periodi maturati fino al 31 dicembre 1995: periodi che devono essere poi rivalutati fino alla data di decorrenza della pensione. Per i periodi successivi dal 1996 in poi, occorre individuare la base imponibile annua relativa ai periodi di contribuzione di ciascun anno, la si moltiplica, secondo i casi, per l'aliquota di computo del 33% per i periodi di contribuzione da lavoro dipendente, oppure per l'aliquota di computo del 20% per quelli da lavoro autonomo: in questo modo si ottiene l'ammontare dei contributi di ciascun anno. Sommando l'ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato annualmente sulla base del tasso annuo di capitalizzazione in relazione alla variazione media quinquennale del PIL, si ottiene il montante individuale dei contributi. La contribuzione annuale si rivaluta su base composta al 31 dicembre di ciascun anno (con esclusione della contribuzione dello stesso anno), in base al tasso di capitalizzazione. L'importo ottenuto costituisce la quota di montante individuale dei contributi per i periodi maturati successivamente al 31 dicembre 1995. L'importo annuo della pensione si calcola applicando al montante contributivo ottenuto il coefficiente di trasformazione relativo all'età dell'assicurato alla data di decorrenza della pensione, a partire dall'età di 57 anni. Per tenere conto delle frazioni di anno, il coefficiente di trasformazione viene incrementato di tanti dodicesimi - per quanti sono i mesi interi trascorsi tra la data di compimento dell'età e la decorrenza della pensione - della differenza tra il coefficiente previsto per l'età immediatamente superiore a quella dell'interessato e quello previsto per l'età inferiore.

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