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Condono tombale la dichiarazione slitta al 16 giugno

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È quanto ha deciso l' Agenzia delle Entrate. Il termine per i pagamenti rimane invece fermo al 16 maggio. Il decreto di proroga dei termini per il versamento del condono, approvato solo due settimane fa, autorizzava infatti l' Agenzia delle Entrate ad indicare una diversa data per la consegna delle dichiarazioni, rispetto a quella delle scadenze. Inizialmente la scadenza per l' invio telematico delle domande e per il versamento dell' importo del condono erano coincidenti, fissate dalla finanziaria per il 16 marzo e poi spostate nel corso dell' esame del decreto di Natale al 16 aprile. L' ulteriore proroga decisa due settimane fa ha invece fissato al 16 maggio gli adempimenti relativi ai versamenti dei condoni principali, lasciando la facoltà all'Agenzia delle Entrate di fissare, entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il termine per la consegna telematica delle dichiarazioni relative ad alcune sanatorie: il «tombale», l' «integrativa semplice» ma anche la definizione di omessi o tardivi versamenti e la regolarizzazione delle scritture contabili. I concessionari della riscossione, nell' ambito del condono delle cartelle esattoriali, stanno inviando 5 milioni di avvisi ai contribuenti ai quali già nel passavo il fisco aveva notificato delle irregolarità; ma diverse migliaia di lettere conterrebbero errori. Il dato è stato fornito dal direttore centrale amministrativo dell' Agenzia delle Entrate, Attilio Befera che ha invitato i contribuenti che sono già in regola a non fare nulla. «Il contribuente - ha spiegato Befera ai microfoni del telegiornale - se ritiene di dover aderire al condono non fa altro che seguire le condizioni inserite nell' avviso stesso. Se ritiene di aver già sanato la posizione con il fisco non deve fare assolutamente nulla». Alcuni avvisi sono stati inviati anche a contribuenti deceduti. In questo caso - ha affermato Befera - «è opportuno che l' erede verifichi la situazione del deceduto e eventualmente concordi la posizione. Se l' erede vuole usufruire del condono può comunque farlo».

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