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"Non solo Frida", Maria Federica Selvi torna alla musica

Prima giurista, insegnante universitaria, scrittrice e oggi felicemente singer-songwriter

Maria Monsè
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È finalmente presente su tutte le piattaforme mondiali online lo straordinario lavoro musicale di Maria Federica Selvi. Dopo dieci mesi di piacevolissimo impegno con la musica, una passione preziosa per questa poliedrica artista, prima giurista, insegnante universitaria, scrittrice e oggi felicemente singer-songwriter, è a disposizione di tutti nel web il CD intitolato “Non solo Frida” con brani da lei creati, produzione Melody Records di Michelangelo Tagliente. Canzoni di qualità, in lingue diverse, presentate da questa cantautrice innovativa che può vantare amicizia con il grandissimo chansonnier belga Jacques Brel. La necessità di usare lingue diverse, italiano, francese, spagnolo, sapientemente miscelate, nasce dal suo grande amore per Parigi e per i viaggi in tutto il mondo. Scrittrice di romanzi, saggi e biografie, tra le quali il suo prestigioso “L'outsider”, storia di Francesco Bellavista Caltagirone, Maria Federica approda alla musica, anzi vi ritorna, quasi una chiusura del cerchio, a causa di quella conoscenza giovanile che la segnò intensamente. Parliamo dunque di un'artista eclettica, un personaggio affascinante e singolare il cui spessore umano emerge dalla voce sensuale e suadente con cui porge i suoi brani, prodotti di nicchia ma anche facili all'ascolto e alla memoria. Probabilmente proprio per questa comunicabilità di emozioni, un suo pezzo, “SALE”, è stato scelto come colonna sonora de “Il giorno più bello”, produzione cinematografica di Jo Champa, regia di Valter D'Errico, in questi giorni in corsa finale per importanti riconoscimenti. Grandi soddisfazioni dunque per la nostra amica Maria Federica Selvi che, presentando al mondo questo CD in cui ha trasferito il suo animo sensibile, ci comunica la sua autentica passione per un lavoro che non rinuncia a definire come “una vera e pura gratificazione”. E a questo proposito sottolinea la sua convinzione che, solo creando gioia a se stessi attraverso il proprio lavoro, si possa produrre divertimento anche per gli altri. Dunque aderire a se stessi è un appurato indizio di successo. “Non è stato sempre così” ci confida “mi sono troppo spesso dedicata ad attività per le quali avevo forse capacità ma non un'attitudine interiore tale da rendermi luminosa..! Oggi ho trovato la felicità. Posso giurare che esiste. Basta seguire il filo rosso con cui iniziamo a respirare”.

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