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Addio allo storico conduttore di RaiNotte, è morto Gabriele La Porta

Gabriele La Porta

Il giornalista si è spento dopo una lunga malattia

Silvia Sfregola
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Un intellettuale prestato alla tv pubblica, docente di filosofia, apprezzato studioso e divulgatore del pensiero e dell'opera di Giordano Bruno, indagatore dei temi connessi alla magia, scrittore, giornalista: Gabriele La Porta, per 42 anni in Rai, dove aveva iniziato poco più che ventenne la carriera come programmista, direttore di Rai Notte, il palinsesto notturno dell'azienda di viale Mazzini, e per un biennio direttore di Raidue, è morto dopo una lunga malattia martedì scorso. Aveva 73 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato oggi dal figlio Michele La Porta. Nato a Roma il 5 maggio 1945, Gabriele La Porta si laurea in filosofia con il massimo dei voti all'Università di Roma La Sapienza, occupandosi di Giordano Bruno, curando e traducendo alcune opere del filosofo di Nola, il «De umbris idearum» (1976) e il «Cantus Circaeus» (1977), portando a compimento i suoi studi sul filosofo arso sul rogo con il libro «Giordano Bruno. Vita e avventure di un pericoloso maestro del pensiero» (Bompiani, 1991, giunto alla nona edizione). Entrato in Rai a 23 anni, La Porta è stato conduttore, giornalista professionista, editorialista del settimanale «Radiocorriere Tv», vice caporedattore del Tgr Lazio, caporedattore del Dipartimento Scuola Educazione della Rai. Nel 1994 è stato nominato direttore di Rai Due, incarico che ha ricoperto per un anno e mezzo e nel settembre 1996 è diventato direttore del palinsesto di Rai Notte, che ha diretto ininterrottamente per 14 anni direttore, lasciando l'azienda radiotelevisiva pubblica nel 2010. Nel 2006 ha condotto, accanto allo scrittore Giuseppe Carlotti, il programma televisivo Rai «Ti presento Sophia», interamente dedicato alla storia della filosofia; la coppia La Porta - Carlotti si è riunita nel 2008 per una nuova edizione del programma. Parallelamente all'attività in Rai, La Porta ha insegnato storia della filosofia in varie istituzioni ed università, tra cui filosofia antica e filosofia dell'interiorità all'Università di Siena e presso l'Istituto H. Bernheim di Verona. Nel 1980 è stato invitato da François Chatelet a tenere corsi presso il Politecnico della Sorbona di Parigi sulla magia e l'arte della memoria ed infine ha insegnato all'Università Ludes di Lugano. Come autore, curatore, giornalista e conduttore radiotelevisivo La Porta si è occupato, principalmente, di tematiche culturali e sociali. Tra i suoi programmi Rai «Scuola aperta» (1976), «Tra scuola e lavoro» (1977), «Ricerca sul mito» (1978), «Sulle orme degli antenati» (1979), «Incontri nella notte, colloqui con gli scrittori contemporanei» (1980), «Segnali: appunti sui giovani d'oggi» (1981), «Novecento: storia della letteratura italiana dal 1945 ad oggi» (1989), «Bellitalia» (1989-91). Ha curato e condotto per Rai Due «Casablanca» (1990), programma di aggiornamenti editoriali che vanta il massimo ascolto per una rubrica letteraria. Ha condotto lo spazio letterario della rubrica televisiva di Rai Due «La Rete» (1990), ha curato e condotto «Parlato semplice» (1992-93), per oltre 300 puntate, ed ha curato e condotto gli spazi storici della rubrica «Filo Rosso» di Gianni Bisiach. Ha, inoltre, realizzato gli speciali televisivi «Giordano Bruno», «Edgar Allan Poe», «Alla ricerca di Dracula» (1992), «Storia della magia» (1993), ha curato e condotto gli spazi filosofici de «La stanza del principe» (1994), ha curato e condotto le 22 puntate di «Storia della cavalleria» (1994) ed il «Prix Italia» (1994). Per il palinsesto di Rai Notte, tra il 1996 e il 2010, è stato autore e conduttore di numerosi programmi, come «Anima Good News», «Il mare di notte», «Inconscio e magia». La Porta è autore di numerosi libri. Per la casa editrice Pratiche - Il Saggiatore ha pubblicato «A come anima», «A come Amore», «C come Cuore», «S come Seduzione». Per la casa editrice IdeaLibri - RaiEri ha pubblicato «Coincidenze Miracolose» e «Donne magiche»; per la casa editrice Marsilio - Raieri «La magia»; per la casa editrice Bompiani «Storia della magia»; per la casa editrice Rizzoli «Grandi castelli, grandi maghi, grandi roghi».

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