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Mai dire talk, partenza flop su Italia 1

Delude il programma condotto da Mago Forest e Gialappa's Band

Giada Oricchio
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Partenza flop per l'atteso “Mai dire Talk” su Italia 1. Il programma condotto dal Mago Forest e dalla Gialappa's Band con le giornaliste Mediaset Greta Mauro e Stefania Scordio. Il programma ha interessato 931.000 spettatori per il 5,2% di share in una sera dominata dalla fiction di Rai1. L'ultima puntata de “L'Allieva 2” ha conquistato 5.635.000 spettatori pari al 24.1% di share. Su Canale 5 il film Biancaneve e il Cacciatore è stato seguito da 1.873.000 spettatori pari al 9% di share. Meglio di “Captain America Civil War” che è piaciuto a 1.103.000 spettatori per il 5% di share. “Mai dire Talk” è il “Mai dire gol” della politica e delle fake news (Paola Barale non è mai stata incinta, ma è bastata una foto e un commento per innescare un effetto a cascata su una notizia finta rilanciata da giornali e siti come vera). Mago Forest è una garanzia: “Cosa sono le fake news? Quelle che una volta si chiamavano puttanate”, bravo come a Balalaika dove fu l'unico a salvarsi dal marasma generale. Però non basta. La chiave del successo della Gialappa's Band è la sferzante ironia in pillole, la scanzonata sottolineatura delle autentiche baggianate altrui: tre ore di battute e gag stancherebbero pure Woody Allen. Mediaset insiste a chiudere intorno all'una di notte per alzare lo share (la trasmissione è durata dalle 21.25 alle 00.45), ma ottiene l'effetto “cenone di Natale”. Il pubblico satollo si sbottona il pantalone e si addormenta sul divano. Tanti, troppi gli ospiti (Marina La Rosa, Giulia De Lellis, Aurora Ramazzotti, Paolo Guzzanti, Valerio Scanu, Juri Chechi, Barbara De Rossi, Maurizia Cacciatori e chi più ne ha ne metta) che sono riusciti a spiccicare dieci parole tutti insieme. Rimandate anche le due giornaliste, l'emozione potrebbe aver giocato loro un brutto scherzo: attaccate alla scaletta come un'imbracatura di sicurezza.

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