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Yaya Deejay da Vasco Rossi al Buddha Bar

Katia Perrini
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Yaya Deejay, tra le più importanti deejay italiane e unica donna che apre i concerti di Vasco Rossi, si esibirà in consolle presso il Buddha Bar di Monte Carlo il prossimo sabato 8 dicembre, in occasione delle festività natalizie. Dopo dj leggendari come Claude Challe, Ravin, David Visan, Sam Popat anche una nostra giovane dj italiana avrà l'onore di calcare le scene internazionali dello storico locale, nato a Parigi nel 1996 ed esportato in molte città del mondo tra cui Monte Carlo. La serata inizierà, alle 19.00, presso l'Auditorium Rainer III con la presentazione del brano Zenith, nato dalla collaborazione artistica tra Yaya Deejay e il compositore e direttore d'orchestra Andrea Morricone. La musica pop dance si sposa con la musica classica e il merito di questo genere unico, definito “Pop Classic”, va a questa coppia davvero insolita. Si sono conosciuti e apprezzati durante un concerto di Vasco Rossi e hanno deciso di sperimentarsi con una collaborazione destinata sicuramente a far parlare di sé: il loro primo brano “Zenith” unisce infatti il ritmo moderno delle percussioni con la melodia del pianoforte. Venerdì 7 dicembre è in programma l'uscita di Zenith su tutte le piattaforme digitali e sabato 8 dicembre la presentazione presso l'Auditorium Rainer III di Monte Carlo con un concerto di Natale che prevede anche la partecipazione di un'orchestra di sole donne e la conduzione di Ezio Greggio, in qualità di presidente del Comites (Comitato degli Italiani all'Estero) del Principato di Monaco. A seguire la serata proseguirà presso il Buddha bar con il deejay set di Yaya Deejay. “E' sicuramente una tappa importate della mia carriera - spiega Yaya Deejay - che mi suscita una forte emozione perché sono da sempre una collezionista delle  compilation del Buddha Bar, alcune quasi introvabili, che ho acquistato in giro per il mondo. Amo poi profondamente Claude Challe, creatore e disegnatore del locale nel quale si esibiva con i suoi dj set. Dal suo genere musicale, così raffinato e ricercato, nacquero gli album compilation, intitolati appunto Buddha Bar, che divennero popolari proponendo generi che andavano dalla lounge, alla chill-out, alla world music. Uno stile musicale e un successo senza precedenti, soprattutto se pensiamo che sono 2 milioni le copie di compilation Buddha Bar vendute nel mondo, di cui 400.000 solo in Italia”. Un connubio davvero insolito quello con Andrea Morricone, come è nata questa collaborazione? "Sono sempre stata affascinata dalla direzione d'orchestra e nutro una forte stima nei confronti del padre, Ennio Morricone. Così quando ho avuto occasione di conoscere Andrea sono stata molto felice. Non mi sarei mai aspettata il suo interesse per la musica dance e per i deejay. Avevamo entrambi delle forti curiosità reciproche e così abbiamo deciso di unire le nostre passioni e dare vita ad un nuove genere musicale che mi piace definire “pop classic”. Andrea è un incredibile talento e una fonte inesauribile di idee, un compositore con tanta energia e creatività. Lavorare con lui è stata un'esperienza molto ricca…" Anche faticosa, per via del “genio e sregolatezza”? "Beh sì, lui ha un talento estremo, stare al suo passo non è stato semplice, ma sono molto soddisfatta del prodotto che abbiamo realizzato. E spero che anche il pubblico possa apprezzare il nostro lavoro. Abbiamo suonato insieme “Zenith” in una sorta di “prove generali” a Milano, in piazza delle Colonne di San Lorenzo, e il riscontro è stato molto positivo". Quanto è importante il pubblico per un Deejay? "Fondamentale. A me piace molto improvvisare e quando mi esibisco mi guardo intorno concentrandomi non tanto su quelli che ballano, ma su chi sta fermo. Il mio obiettivo è riuscire a coinvolgere soprattutto loro, trovando la musica giusta. Per questo preferisco gli eventi alla discoteca. Mi sento un po' psicologa e sono sempre esperienze che mi danno molto sul piano umano". E il pubblico di Vasco come è?

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