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È morto Gino Santercole, addio al ragazzo della via Gluck

Era nipote (e cognato) di Adriano Celentano. Aveva 77 anni

Silvia Sfregola
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Il mondo della musica dice addio a Gino Santercole, cantautore, compositore, attore e chitarrista simbolo degli anni Sessanta e Settanta. Ha scritto le musiche di pietre miliari della canzone italiana come "Una carezza in un pugno" e "Svalutation". Di famiglia di origine pugliese ma nato a Milano, nel novembre del 1940, il nome di Santercole è indissolubilmente legato a quello di Adriano Celentano: è figlio di sua sorella Rosa, il Molleggiato è suo zio, anche se ha solo due anni più di lui, e tutti e due vivono nella celebre via Gluck, che porteranno sul palco di Sanremo nel 1966. Ma non solo: è stato anche marito della sorella di Claudia Mori, diventando quindi cognato di Celentano, e fu proprio lui a fargli capire che lei lo tradiva. La coppia si separa e lui si risposa con la sua seconda moglie Melù Valente, al suo fianco anche nei lunghi anni di depressione che poi si trova ad attraversare. Con lo zio Adriano Santercole ha formato "I ribelli", e poi il celebre "Clan". Ha firmato colonne sonore di diversi film e recitato anche con registi importanti quali Dino Risi, Ettore Scola, Pietro Germi, Luigi Comencini, Mario Monicelli. Grande il cordoglio per la sua scomparsa sui social, in particolare su Facebook, dove Santercole aveva scritto solo pochi giorni fa e dove aveva un affezionato pubblico che continuava a seguirlo. 

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