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Domenica in caduta libera con le sorelle Parodi. E la D'Urso ne approfitta

Da sinistra Barbara D'Urso e Cristina Parodi

Share dell'8,5% nella seconda parte dello show di Rai1

Marida Caterini
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Neanche la fase di preparazione all'imminente Festival di Sanremo con la presenza degli artisti legati alla kermesse canora, è riuscita a salvare dal precipizio la Domenica in delle sorelle Parodi. Impietosi, ma eloquenti, gli indici di ascolto dell'ultima puntata andata in onda domenica 28 gennaio. La prima parte del conteni- tore festivo di Rai 1 ha registrato 1.848.000 telespettatori e l'11%. Il disastro arriva nella seconda parte quando la platea crolla a 1.340.000 coraggiosi utenti e la share precipita all'8.5%. Un destino già scritto fin dalla prima puntata, un programma che, settimana dopo settima- na, subisce variazioni, aggiu- stamenti, tagli, inserimenti di altri schemi, senza alcun miglioramento. A demerito di Cristina Parodi la vera padrona di casa dopo il ridimensionamento della sorella Benedetta, è l'aver perso in maniera eclatante contro una discutibile e, purtroppo, vergognosa Domenica live. I numeri innanzitutto: nei vari segmenti in cui il contenitore di Barbara D'Urso è suddiviso, la share è sempre stato molto alta, dal 15,5 nel segmento Elezioni politiche, fino al 23.8 con l'ospitata di Loredana Lecciso. Ma la conduttrice, nella prima parte, ha ospitato un talk show in cui personaggi del mondo dello spettacolo hanno svelato le proprie esperienze «paranormali». In studio, tra gli altri, la madre di Vladimir Luxuria e quella di Francesca Cipriani, Carmen di Pietro e la cantante Ivana Spagna. Quest'ultima ha confessato di fa- re sogni premonitori e vede- re persone defunte e si è persino sottoposta alla macchina della verità per dimostra- re di non mentire sulle sue «frequentazioni» con l'altro mondo. Per incrementare ancor più il bottino di ascolti, Mediaset ha pensato di affidarsi a fantasmi, presenze occulte che vagano tra le mura domestiche, ombre vaganti in appartamenti, tutte riconducibili a persone defunte. In un crescendo di voyeurismo incurante del rispetto verso i telespettatori, il talk show ha toccato le più alte vette di una condannabile ed inquietante rincorsa all'ultimo telespettatore. Non si possono affrontare tematiche così delicate e di enorme presa sul pubblico, in una fascia oraria protetta con la presenza accanto al video di minori e di persone che, psicologicamente più fragili, non intravedono in tali ipocrite tecniche televisive, lo sfruttamento della credulità popolare. Sarebbe stato facile per Domenica in conquistare un vantaggio sulla concorrenza se solo avesse offerto un in- trattenimento elegante, sobrio e di spessore sulla 68esima edizione del Festival di Sanremo. La manifestazione gode di un notevole e incrollabile appeal sul pubblico meno giovane, lo zoccolo duro di Rai1. Invece Cristina Parodi, come nelle scorse settimane, è passata da un'intervista all'altra con superficialità quasi frettolosa, realizzando la prima parte di una Domenica in che non ha avuto nulla di spettacolare. Non è servita a conquistare il pubblico neppure la presenza di Mara Maionchi alla quale è stata fatta una delle interviste in assoluto più banali.  

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