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Samuele Bersani: "Ritorno a cantare pensando a Dalla"

Fabrizio Finamore
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Torna in concerto Samuele Bersani. Sarà il Parco della Musica ad ospitare stasera, 21 febbraio, il suo atteso live che darà il via alla sua nuova tournée dal titolo "La fortuna che abbiamo Tour".  Torna dopo un periodo che lo ha tenuto fuori dalle scene per un problema alle corde vocali. "E' stato un periodo difficile per me". Anche Ligabue ha dovuto rinunciare per questo ai suoi live romani, era molto abbattuto... "Lo posso immaginare, parliamo sempre di malattie non importanti per carità, ma in quest'ambito il mio problema è stato ancora più lungo da affrontare. Ancora oggi devo stare attento. E poi per noi che facciamo questo mestiere, malanni di questo tipo toccano il nostro senso di responsabilità". In che senso? "Nel senso che tutto questo vale anche per una banale influenza: un bassista può permettersela, io no. Se mi ammalo e se faccio saltare una data tengo a casa molta gente e c'è un discreto senso di colpa, credimi, nel fermare il lavoro degli altri". Nella scaletta del suo concerto proporrà molti dei suoi pezzi più amati dal pubblico. Non potrà mancare allora uno dei suoi brani più intensi ed emozionanti ma anche più richiesti come "Giudizi universali", con il quale nel 1998 si aggiudicò il Premio Lunezia come miglior testo letterario. "Certo, è una canzone che mi crea emozioni tuttora. La canto tutte le volte con quella particolare cura che spero di avere avuto sempre negli anni". Nel 1991 Lucio Dalla la fece esibire in apertura dei concerti con un suo brano "Il mostro", ancora molto attuale incentrato sul tema dell'incomunicabilità. "E' vero è un tema sempre molto attuale, basti pensare a quello che Trump pensa oggi degli immigrati. E' un problema ancora molto vivo e una canzone sempre molto attuale, non a caso sono solito aprire i concerti proprio con questo pezzo". Sente ancora molto la mancanza di Dalla? "La sua è una mancanza costante soprattutto per chi ha avuto come me la grande fortuna di averlo come punto di riferimento costante. Ho sempre avuto la sensazione che fosse proprio lui il mio più grande fan. Anche quando l'ho visto l'ultima volta a Sanremo... era sempre lì a sostenermi. E' una grande mancanza la sua tuttora".

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