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Berlino, si apre oggi il Festival del cinema

Milena Canonero, Orso d'oro alla carriera

Giulia Bianconi
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Il vento gelido e le temperature sotto zero non fermano la Berlinale. Inizia oggi la 67esima edizione del Festival del cinema di Berlino, in programma fino al 19 febbraio. Sul red carpet di Marlene-Dietrich-Platz  sfileranno alcune delle star internazionali più note: da Penelope Cruz e Catherine Deneuve a Richard Gere e Hugh Jackman. Anche quest'anno, però, la kermesse tedesca non punterà i riflettori solo sul glamour, ma si rivolgerà a un pubblico vasto con un cinema politico e sociale, come ci tiene a sottolineare il direttore Dieter Kosslick. L'apertura del festival è affidata a “Django”, che non ha nulla a che vedere con il western di Sergio Corbucci o il film di Tarantino. Il francese Etienne Comar ha deciso di debuttare alla regia raccontando la storia vera del chitarrista jazz belga Django Reinhardt, interpretato da Reda Kateb. In concorso, tra i film più attesi, ci sono poi “The Dinner” (domani) di Oren Moverman con Richard Gere, Laura Linney e Rebecca Hall, “The Party” (13 febbraio) diretto in bianco e nero da Sally Potter con Cillian Murphy, Emily Mortimer, Timothy Spall, Kristin Scott Thomas e Bruno Ganz, Aki Kaurismaki con “The Other Side Of Hope” (14 febbraio), “Return To Montauk” (15 febbraio) di Volker Schlöndorff e “Ana, Mon Amour” (17 febbraio) di Călin Peter Netzer, vincitore già quattro anni fa dell'Orso d'Oro. A decidere quali saranno film e interpretazioni migliori sarà la giuria composta dal regista olandese Paul Verhoeven insieme a, tra gli altri, gli attori Maggie Gyllenhaal e Diego Luna.  L'Italia (ormai si sa) non sarà in competizione quest'anno, dopo l'Orso d'Oro a “Fuocoammare” di Gianfranco Rosi. Di riconoscimenti ne arriverà, però, un altro sempre di grande prestigio: quello alla carriera per la costumista Milena Canonero che sarà premiata giovedì 16 al Berlinale Palast, prima della proiezione di “Shining” di Stanley Kubrick, e omaggiata con una retrospettiva di dieci film. Dopo il successo al Sundance Film Festival, lunedì sarà a Berlino anche Luca Guadagnino per presentare nella sezione Panorama Special “Chiamami col tuo nome”, scritto insieme a James Ivory con protagonisti di una storia d'amore gay Armie Hammer e Timothée Chalamet. La quota italiana del festival si esaurisce con Alessandro Borghi, scelto tra i dieci migliori attori europei emergenti per la ventesima edizione di “Shooting Stars”, “Amelie rennt” di Tobias Wiemann, coproduzione italiana presente nella sezione Generation Kplus. Tornando ai grandi nomi della kermesse, fuori concorso ci saranno “Trainspotting 2” di Danny Boyle, “Logan” (con l'ultima interpretazione di Hugh Jackman nel ruolo di Wolverine), “La Reina de Espana” con Penelope Cruz, “The Lost City of Z” con Robert Pattinson e Sienna Miller, “The Midwife” con Catherine Deneuve e Catherine Frot e “Final Portrait” di Stanley Tucci con Geoffrey Rush nel ruolo dello scultore svizzero Alberto Giacometti, che riceverà anche il premio Berlinale Camera sabato sera. Venerdì 17 febbraio il festival ricorderà, infine, l'attore inglese John Hurt (scomparso lo scorso 25 gennaio) con la proiezione di "An Englishman in New York" di Richard Laxton. 

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