Addio a Luciano Vincenzoni, sceneggiatore di film-mito

Da Fabrizi a Monicelli, da Billy Wilder a Schwarzenegger ha scritto le migliori pagine del cinema internazionale. Aveva 87 anni

Ha scritto le pagine più belle dell'epoca d'oro del cinema: commedie, western, action movie. Con lui scompare uno degli ultimi grandi del cinema internazionale. Si è spento a Roma all'eta di 87 anni lo scenggiatore Luciano Vincenzoni, uno dei più stimati scrittori di film, famoso in Italia come lo «script doctor» anche perchè molto conosciuto ad Hollywood. Nella sua carriera , tra il 1954 ed il 2000, ha scritto per circa 65 film, lavorando con registi del calibro di Aldo Fabrizi («Hanno rubato un tram» segnò il suo esordio nel 1954), Pietro Germi («Il ferroviere», «Sedotta e abbandonata», «Signore e signori»), Sergio Leone («Per qualche dollaro in più», «Il buono, il brutto, il cattivo» e «Giù la testa»), Dino De Laurentiis (il produttore farà realizzare «Il gobbo», «I due nemici» e «La grande guerra» sulla base delle sue sceneggiature). Fu molto amico degli scrittori Goffredo Parise e Ennio Flaiano. Vincenzoni visse diciassette anni a Hollywood quando lavorava con Dino De Laurentiis. I suoi vicini di casa erano Candice Bergen e Peter Sellers, e divenne amico dell'attore William Holden e del regista Billy Wilder, oltre che di Peter Bogdanovich. Con quest'ultimo tentò di realizzare un film dal titolo «Cow Girl», ma il progettò si arenò. I protagonisti dovevano essere Marcello Mastroianni e Cybill Shepherd. Scrisse il film «Raw Deal», uscito in Italia con il titolo 'Codice Magnum', che ha come protagonista Arnold Schwarzenegger, il soggetto originale di Vincenzoni e Donati però, si discostava molto dalla versione finale modificata dallo sceneggiatore G. de Vore. Ha vinto due Nastri d'Argento come Miglior Sceneggiatura per «Sedotta e abbandonata» e «Signore e signori». Nel 1996 ha ricevuto il Premio Flaiano alla carriera.