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Padre Georg: bello non è peccato

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Lacopertina del numero in uscita oggi svela così qualcosa in più sul riservato Georg Gänswein, segretario particolare di Sua Santità, titolando: «Essere bello non è peccato. Da George Clooney di San Pietro a numero due del Vaticano». La rivista ne dà un ritratto particolare: ieri i boccoli lunghi e i Pink Floyd, oggi la fama di sacerdote severo, che riceve lettere d'amore, ma è anche l'eminenza grigia del Vaticano, soprattutto dopo la recente "promozione" ad arcivescovo titolare di Urbisaglia e nuovo prefetto della Casa Pontificia. Qualche settimana fa, ricevendo un premio, monsignor Gänswein ha così sintetizzato il suo compito, ricorda Vanity: «Personalmente ho visto il mio ruolo o servizio al Papa come quello di un vetro. Più pulito è, più raggiunge il suo scopo. Debbo lasciare entrare il sole, e il vetro meno appare meglio è. Se non si vede proprio, vuol dire che svolge bene il suo lavoro». Il "George Clooney" del Vaticano, sottolinea il settimanale, «apparirà sempre meno. Ma conterà sempre di più». Georg Gänswein (nato a Riedern am Wald il 30 luglio 1956) è un arcivescovo cattolico tedesco. Dal 2003 è segretario privato dell'allora cardinale Joseph Ratzinger, poi salito al soglio pontificio nel 2005 come papa Benedetto XVI. Dal 7 dicembre 2012 è arcivescovo titolare di Urbisaglia e prefetto della Casa Pontificia. Il 14 novembre 2006 padre Georg protestò per la satira, in alcuni programmi televisivi italiani, nei confronti suoi e di papa Benedetto XVI. In particolare venivano prese di mira (anche da editoriali sul quotidiano Avvenire) le sue imitazioni, fatte da Fiorello su Radio2, e la parodia del papa di Maurizio Crozza su La7. Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 6 gennaio 2013 per l'imposizione delle mani dello stesso pontefice, coconsacranti i cardinali Tarcisio Bertone e Zenon Grocholewski.

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