Riflettori su mito e magia nelle note del barocco
Sulpalco la European Union Baroque Orchestra diretta da Paul Agnews in due titoli, dalle nostre latitudini, di rara esecuzione. Sui leggii una succosa Suite di The Fairy Queen (Londra, Dorset Garden Theatre, 1692) dell'inglese Henry Purcell e il balletto Pygmalion (Parigi, 1748) di Jean Philippe Rameau, rispettivamente caposaldi del barocco inglese e francese della prima metà del secolo decimottavo e ispirati alla commedia shakespeariana del «Sogno di una notte di mezza estate» e a un episodio delle «Metamorfosi» di Ovidio, che raccoglie e sviluppa un antico mito ellenico. La magia è perciò quella delle fate del Regno fantastico di Oberon e Titania, abitato dal folletto Puck, e più volte tema ispiratore di compositori e coreografi, mentre il mito raccontato da Rameau è quello dello scultore che si innamora della sua pietrificata creatura, riuscendo a conferirle la vita. Un mito che è anche diventato esemplare nella tipologia psicoanalitica a indicare un morboso attaccamento simbiotico. L'Orchestra Barocca dell'Unione Europea è nata nel lontano 1985, in concomitanza con l'Anno Europeo della Musica (che assommava i tre tricentenari della nascita di Bach, Haendel e Domenico Scarlatti, ovvero tre maestri del barocco musicale europeo), sotto gli auspici e con il sostegno della Comunità europea. Le danno vita venticinque strumentisti provenienti da tutto il continente, opportunamente selezionati tra i molti aspiranti ed ogni anno rinnovati, che dopo aver seguito un perfezionamento di alcuni mesi sotto la guida di illustri maestri, riconosciuti specialisti del barocco, come Ton Koopman, Lars Ulrok Mortensen, Laura Banchini, Alfredo Bernardini, Marc Minkowsky ed altri, si cimentano con una tournée europea prima di entrare stabilmente in altri pregevoli ensemble barocchi. In meno di trenta anni oltre mille musicisti sono passati per le fila dell'orchestra, che si annuncia come ambasciatrice di un ideale europeista, unendo, al di là delle differenze linguistiche e nazionali, in una koinè ideale (la musica barocca) giovani di diversa identità e provenienza. Sul podio un ex cantante barocco, specialista di Rameau, il controtenore scozzese Paul Agnews, che ha debuttato come direttore con la Royal Liverpool Philharmonic nel monumentale Messiah di Haendel, caposaldo dell' oratorio barocco. La sua esperienza direttoriale l'ha portato a dirigere per più di cento concerti Les Arts florissants di William Christie e Le Jardin des Voix, l'accademia per giovani voci di cui è codirettore. Lor. Toz.