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Abbasso il bunga-bunga e le angosce dello spread

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Venuticonfida che a seguirlo dietro lo striscione "la vita non è solo spread, riprendiamoci la cultura", ci sia questa generazione di giovani esclusi e spiazzati. Ai quali dedica un album variegato, con brani tutti molto caratterizzati e distinti negli arrangiamenti, e apparentemente giocherellone. Ma nella disco-dance di "Fammi il piacere" inchioda il bunga-bunga e il maschilismo che non muore mai, e in "Rasoi" usa la metafora dei peli per le spese da tagliare. Ci sono archi e citazioni operistiche, e quasi ovunque la mano di Kaballà (come nel precedente "Recidivo", di tre anni fa). Bellissima e ispirata "Quello che ci manca".

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