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Il giovane Michelangelo mette in mostra tic e manie

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Il libro Lo storico dell'arte John Thomas Spike ricostruisce i primi 30 anni di vita del genio toscano

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Sipotrebbe parafrasare Joyce per descrivere il saggio di John T. Spike sui primi anni di vita di un genio come Michelangelo. Partendo dal 1475 e arrivando fino al 1508, anno in cui l'artista accetta di dipingere la Cappella Sistina, lo storico dell'arte ripercorre l'evoluzione artistica di un ragazzo dal talento straordinario, costantemente ossessionato dal successo e capace di condizionare profondamente il pensiero della sua epoca. Grazie all'utilizzo di alcuni documenti poco noti e solo di recente divenuti oggetto di studio e alla rilettura delle pagine scritte da Ascanio Condivi e Giorgio Vasari, l'autore ricostruisce il ritratto privato di un artista geniale, fragile, arrogante, sospettoso, perennemente preoccupato per lo stato di salute economica della sua famiglia, indisponente e aggressivo con il potere e alla costante ricerca di una forma artistica che «andasse più in profondità delle apparenze»». Alternando il racconto delle turbolenze politiche che dominavano l'Italia del primo Cinquecento a quello di episodi suggestivi - come il trasporto della statua del David attraverso le strade di Firenze o il progetto di Leonardo di deviare il fiume Arno per vincere la guerra contro Pisa - John Spike ci restituisce un ritratto pieno di passione umana e intellettuale dei primi trent'anni di vita di Michelangelo Buonarroti, una delle più belle biografie dedicate all'artista e al Rinascimento italiano. Nel libro non si possono leggere i pensieri del ragazzo, ma nelle sue pagine si può scoprire qualcosa delle persone e degli eventi che aveva in mente. La costosa arte della scultura gli imponeva di tenersi buoni i mecenati che lo proteggevano. Fin dalle prime occasioni, Michelangelo dimostra un talento speciale nell'arte di guadagnarsi la fiducia di uomini e donne di potere. Durante il periodo giovanile, Michelangelo non cambia carattere, però assorbe molto dagli altri. «Il giovane Michelangelo» è il ritratto dell'artista quando ardeva dalla voglia di farsi notare. Disegnando sui disegni del suo maestro, migliorandoli, oppure sfidando scultori più grandi nel giardino di San Marco, non dubita mai della sua superiorità. Va a Roma per rivendicare la paternità di un «Cupido» venduto, con l'inganno, come antico. Ha l'opportunità di rimediare all'incidente e scolpisce un «Bacco» ebbro al punto da non stare in piedi. Gli viene rifiutato e si butta anima e corpo nella «Pietà», la lucida un anno intero, poi torna a casa, a Firenze, dove lo aspetta il «David», intrappolato in un blocco di marmo. È uno scultore e, per essere sicuro che nessuno lo dimentichi, firma sempre le sue lettere «Michelagnolo schultore». Fondamentali per Spike sono stati gli archivi della famiglia Buonarroti, che hanno permesso la nascita di un'era moderna di studi michelangioleschi e il recente lavoro di un unico studioso, «The welth of Michelangelo» di Rab Hatfield. Il professor Hatfield ha trascritto i libri contabili dei depositi bancari di Michelangelo a Firenze e a Roma, confrontandoli con le cifre che l'artista scrive nelle lettere e con quelle riportate dai biografi, fino all'ultimo baiocco. In base ai dati, Michelangelo si mostra fortemente interessato ad accumulare denaro, guadagnando grosse somme, assai più ingenti di quanto abbia mai ammesso. Nel 1508, alla conclusione del libro, Michelangelo viene richiamato a Roma per dipingere la Genesi della Cappella Sistina. Il Mosè ancora non esiste, e nemmeno la Notte, il Giorno, il Crepuscolo o l'Aurora delle Cappelle Medicee, né naturalmente la cupola di San Pietro. Mentre dipinge il soffitto della Sistina, Michelangelo subirà una trasformazione, tra l'altro chiaramente visibile negli stessi affreschi. E vent'anni dopo la Sistina, ulteriori trasformazioni del suo carattere segneranno l'inizio della sua vecchiaia antidiluviana. Nel tempo, scolpirà la Pietà altre due volte e le tre opere non avranno nulla in comune, a parte il fatto che le avrebbe potute fare solo lui.

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