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Quel segugio infallibile papà di Batman e 007

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Sherlock HolmesArriva «Gioco di ombre» con le star Robert Downey Jr. e Jude Law

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«SherlockHolmes - Gioco di ombre», regia di Guy Ritchie schiera un cast di star. Oltre a Downey Jr, Jude Law (il dottor Watson) e Rachel Mc Adams. Il film è il sequel di «Sherlock Holmes», che segnò due anni fa il ritorno sul grande schermo del detective più famoso. Nel cast anche delle new entry di gran livello come Jared Harris, Noomi Rapace e Stephen Fry. Il primo film è stato un successo eccezionale: la pellicola ha incassato nel mondo 520 milioni di dollari, con l'Italia al primo posto in Europa, con oltre 20 milioni di euro al botteghino. Il successo di questo Sherlock Holmes, e del personaggio in generale, è dovuto all'universalità del protagonista e delle storie che, di fatto, creano il giallo: il genere di maggior successo nella letteratura del Novecento. Ma danno inizio anche alla narrativa d'azione poliziesca, seguendo il filone classico avventuroso della narrativa inglese. «Conan Doyle 130 anni fa è stato di fatto il primo sceneggiatore della storia, creando questo action hero intellettuale», ha detto Guy Ritchie, regista celebre nonché ex marito di Madonna. «Credo che con Sherlock Holmes Conan Doyle abbia creato un personaggio alla James Bond prima di chiunque altro: potremmo considerare Doyle il primo sceneggiatore, che ha raccontato un eroe d'azione intellettuale, in una storia molto sofisticata», ha aggiunto il regista. La nuova persone del personaggio appare un po' diversa da come gli spettatori sono stati abituati a vederlo in tanti film: al momento più di 120 dedicati a lui con almeno settanta protagonisti diversi. Il più celebre certamente Sir Basil Rathbone, che ha letteralmente «appiccicato» il suo viso affilato e pensoso all'investigatore in tanti film. Al segugio di Conan Doyle ha «prestato» il volto anche un celebre attore italiano: Nando Gazzolo, in una serie televisiva della fine degli anni Sessanta. Sono stati creati inoltre numerosi videogiochi di grande successo. L'ultimo è «Il testamento di Sherlock Holmes». Ma, come spiega il protagonista di oggi, i romanzi erano un'altra cosa. «Certi elementi legati a Holmes, come la mantellina, il cappello o la pipa, non esistevano nei libri, sono stati inseriti nelle produzioni cinematografiche e televisive», sottolinea Downey Jr., che già pensa a futuri Holmes: «Potremmo ampliare l'aspetto investigativo girando in altri Paesi europei». E il personaggio di Holmes piace molto all'attore, protagonista anche di Iron-Man, in prospettiva per la carriera: «Visto il gruppo di persone con cui lavoro, potrei continuare a fare l'eroe all'infinito, ma so che prima o poi dovrò fermarmi, vorrei evitare di sembrare un eroe d'azione da pensione. Cerco sempre nuovi progetti». Insomma questi film hanno rinnovato completamente l'immagine del celebre investigatore: niente mantellina e pipa, anche se chi ha più di trent'anni è certamente affezionato a questa «divisa», perché anche secondo Ritchie sono solo frutto di riletture televisive. Moltissimi però sono i travestimenti del protagonista, anche perché, come ha spiegato il produttore Joel Silver: «Il nostro obiettivo era di far sembrare Sherlock Holmes fresco e contemporaneo, eccitante come Bond e Batman». Ai produttori Ritchie è sembrato subito l'uomo giusto per questo: «Guy è un regista fuori dal sistema, ma ha affrontato il suo lavoro con uno stile fantastico e informale», ha affermato Silver. E anche lui svela di sognare un nuovo sequel, ambientato in vari Paesi europei. Silver ha confessato: «Sherlock Holmes nasce come fiction seriale, io spero di riuscire a farne più di 20 di questi film». Tanto Sherlock Holmes è sempre un successo.

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