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Vademecum per gli allergici alle pantofole

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È«L'Agenda della notte Roma 2012» (ed. Iacobelli) appena uscita, dedicata a chi «non sa mai che fare la sera», agli afflitti da «noia e paranoia da dopolavoro», a chi non cede «all'irresistbile richiamo della pantofola». Si tratta di locali, ristoranti, pub e discoteche rigorosamente testati e dunque non solo movida grassa e caciarona. Ma anche servizi notturni, come l'associazione dei volontari Parsec (medici, psicologi e infermieri) angeli custodi degli eventi a rischio. E anche quei locali che raccolgono fondi per il sociale: l'«Articolo 14» sull'Ardeatina gestito da ragazzi (e loro famiglie) affetti da autismo, la «Locanda dei girasoli» dei ragazzi down, il «Ristorante Dagli Amici» a piazza Sant'Egidio e il pub «Crossover» a San Lorenzo legato a un'associazione che organizza corsi da sub per disabili. Peraltro gli unici locali che citeremo in quest'articolo sicuri di non scontentare gli altri trecentosessantadue. Tra i curatori dell'agenda (corredata anche da citazioni notturne da Ovidio a Woody Allen e dintorni) c'è pure Gino Iacobelli che ammette: «Non ci sono grosse novità rispetto al 2012». Nel senso che lo zoccolo duro dei nottambuli resta la fascia dei venti-quarantenni. Soprattutto a loro «è indirizzata l'agenda». Ma come si fa a trascinare fuori i pantofolari e far avvicinare la Capitale alla altre metropoli europee? «Roma è una città viva, piena di iniziative di notte ma poco valorizzate dalle istituzioni. Non ci sono servizi notturni che aiutano chi tira a fare tardi, mezzi pubblici, metropolitana, una rete di taxi più adeguata oppure un servizio navetta come a Barcellona». Pure i turisti devono arrangiarsi? «Ad esempio mancano depliant negli alberghi e alla fine si ritrovano a riempire i pub irlandesi, peraltro ottimi, sparsi nel centro». I templi della movida? «La maggior parte sono concentrati a San Lorenzo, Pigneto, Trastevere, Monti, Ostiense. Un fenomeno in crescita, prettamente romano, e molto stimolante sono i book bar». Quale criterio avete seguito per i locali? «La selezione è basata sulle particolarità. Anche per le pizzerie». Serata tipo? «Aperitivo in un cockatil bar con vista sui Fori, cenetta in trattoria romana, alle ore 11, concerto jazz (rock ecc.) e per finire un salto al Testaccio a ballare fino alle quattro. All'alba il cornettaro».

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