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Theo, le over 21 e le "scopamiche"

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E' in libreria il nuovo libro di Bruno Vespa "Questo amore. Il sentimento misterioso che muove il mondo" (Mondadori - Rai Eri, 360 pagine, euro 19.50). Bruno Vespa traccia un ritratto singolare dell'animo degli italiani, dai 15 agli 85 anni. Le precoci esperienze sessuali dei ragazzi di oggi e il ruolo di dominatrici svolto dalle giovani donne, i primi amori delle star dello spettacolo, dei politici e delle persone comuni, la crisi esistenziale dei trentenni, la nascita di rapporti sentimentali sul posto di lavoro e i tradimenti scoperti spiando nel telefonino del partner, gli scambi di coppia e gli amori omosessuali, la tragica unione di Olindo e Rosa Romano che Vespa ha incontrato in carcere, le storie d'amore di attrici di ieri e di oggi, le feste che tanti problemi hanno procurato a Silvio Berlusconi, e infine l'amore di Dio, quello che provano molti sacerdoti e laici. Pubblichiamo un brano dal capitolo "Primo Amore. I ragazzi". Theo ha quasi 18 anni, è molto alto, bello, con i capelli che gli scendono sul collo. Rappresentante d'istituto al liceo Mamiani di Roma, è quello che le ragazze definiscono un vero "macho", lo "sciupafemmine" di un tempo. Parla in modo fluente, vuol sembrare più adulto di quello che è: un ragazzo che deve andare in giro con la "macchinetta" perché non ha l'età della patente. "Il primo amorino spirituale l'ho avuto a 3 anni. Il primo rapporto fisico completo a 13, anche se ufficialmente dicevo di averne 15. Ma ormai un ragazzino di 13 anni, l'età in cui si scopre davvero il corpo umano, sa descriverti tutte le procedure rituali di un rapporto fisico, rendendolo meno sacrale. Perciò tende a ridurre a fisica anche una relazione affettiva. Tra la terza media e la prima classe delle superiori, cioè tra i 14 e i 15 anni, si comincia a fare sesso, anche se io sono partito prima. L'età in cui, se non hai avuto un rapporto completo, sei fuori schema è 16 anni per i ragazzi, tra i 15 e i 16 per le ragazze. Ma negli ultimi anni c'è stata una fortissima accelerazione. La generazione del '93, per fare un esempio, ha esperienze uguali alla generazione del '91. Ogni anno vedi che le ragazzine, soprattutto, tendono ad anticipare. Le "quartine" - noi raggruppiamo le compagne di scuola per classe - sono già più vivaci delle "quintine". Io ho sempre dimostrato più anni di quelli che ho e sono stato perciò spesso con ragazze più grandi. In classe sai quando una ha fatto esperienza, e allora mi reputo abbastanza maturo per capire se posso subito avere un rapporto. Altrimenti meglio lasciar perdere: non posso certo aspettare che cresca. Le "quintine" presentano un corpo che può indurti a certi pensieri, ma devono svilupparsi mentalmente: pensano come le ragazzine, si offendono come le ragazzine. Ho due amici incastrati dalle gelosie e dalle ripicche di due quindicenni. Eppure io ho un buon rapporto con le mie compagne di classe, perché certe volte le donne ti capiscono meglio. Si parla di sesso con naturalezza, il rapporto fisico si sta via via sdrammatizzando. Nell'estate del 2010 avevo 17 anni e mi sono messo con una di 22. All'inizio ho mentito sull'età e mi vergognavo di andare a prenderla con la macchinetta, la "cosina" per i senza patente. Ma alla fine, quando le ho detto la verità, non ha battuto ciglio e anche la macchinetta ci è tornata utile. "A 22 anni le donne sono molto più impegnative: ti chiamano, che fai?, rimani a dormire da me?, vieni a stare una settimana da me? Hanno avuto tante di quelle storielle da ragazzine che esigono un rapporto più impegnativo. Quindi devi vederle quasi ogni giorno. È vero che l'amore non ha età, ma bisogna stare attenti. Ricorda quel film con la colonna sonora di Cat Stevens in cui un ragazzo s'innamora di una donna molto matura? Voglio dire: la passione sessuale può azzerare le differenze generazionali, ma è difficile trovare l'affinità psicologica. Qualche volta mi è capitato di vivere un'età davvero diversa dalla mia. "Ho la sensazione che al Nord siano più individualisti. A Roma si vive in gruppi. Ci sono le parioline fricchettone che si fanno le canne e si riuniscono a piazza Euclide per far credere alla gente di essere diverse. A Ponte Milvio vanno le ragazzine di 17 anni che amano vestirsi molto bene, mettono tacchi e rossetto per far sembrare che ne hanno 25 e ti guardano dall'alto in basso con l'aria di donne esperte. Campo de' Fiori è il posto della movida dove si beve, si parla senza pregiudizi e, magari, c'è anche gente un po' violenta che è meglio lasciar perdere. "Con quante ragazze ho fatto sesso? Dovrei contarle. Quindici? Venti? Ci sono rapporti seri, quelli non seri e poi ci sono le amiche che restano amiche ma che intanto ti porti a letto. Quelle che con un termine un po' forte noi ragazzi chiamiamo "scopamiche", friends with benefits come dicono gli americani. No, non uso il preservativo. Perché? Fare sesso con il preservativo è meno bello, anche se gli ultimi modelli sono migliori. In ogni caso costano troppo, non capisco perché devo spendere due euro per fare la cosa più naturale del mondo. Se dovessi usarli, mi si dimezzerebbe la paghetta. E allora? Allora bisogna essere bravi. C'è chi fa il salto della quaglia, qualche volta non riesce a saltare, e allora ti viene la paura. Per le ragazze la paura è doppia: a scuola c'è una campagna di sensibilizzazione perché prendano la pillola, ma molte si vergognano di dirlo alla mamma... Io non l'ho ancora provato, l'amore. Non so nemmeno con esattezza che cosa sia. I miei nonni sono stati insieme una vita senza alzare la voce. È amore quello? Penso che amore possa essere condividere con una ragazza pensieri, valori, per esempio la fedeltà. Da ragazzini, la fedeltà non ha molto senso. Le ragazzine impazziscono per quello che le lascia e poi ci si rimette insieme. Vivono tutte "tre metri sopra il cielo"...      

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