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La febbre dell'oro contagia Sky

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Èil messaggio che arriva da un programma nuovo di zecca in onda su Discovery Channel (Sky ai canali 401, 402 e in Hd ogni mercoledì alle 23): «La febbre dell'oro». Si sa, la crisi economica ha colpito duramente anche l'America. C'è chi se ne è inventate di cotte e di crude e infatti un gruppo di buontemponi, ha pensato bene di partire alle volte dell'Alaska a caccia di pepite: al loro seguito due escavatori, una ruspa e altri utensili. Proprio come nel vecchio Klondike. Il sogno a stelle e strisce si riduce a un pugno di dollari: 40 per l'esattezza. Per ogni grammo (tanto costa l'oro). E se è vero che molte volte il viaggio è affascinante più della meta da raggiungere, è vero anche che se ci si mette di mezzo la ruota bucata di un tir - mentre il traghetto da prendere sta per partire - con l'aggiunta del traffico di Seattle sommato alla lentezza che può avere una carovana di automobili, il viaggio diventa presto un'epopea. Tra di loro parlano con i walkie talkie e l'intera situazione hai suoi aspetti buffi: dopo la benedizione del pastore della comunità con conseguenti lacrime da parte di avventurieri e rispettive famiglie, i cercatori si sono muniti di «pistole a prova di orso». Ma al peggio non c'è mai fine e puntuale l'inconveniente arriva quando con un escavatore devono guadare un fiume. Proprio così, il macchinario non riesce ad attraversare un ponte pericolante. Di conseguenza il buon vecchio Jack Hoffman (è il più anziano e a capo della spedizione, con il figlio Todd) si mette in contatto niente popò di meno che con il ministero dei Trasporti: senza autorizzazione rischiano una multa di 100 mila dollari per aver oltrepassato il fiume. Acciuffato il documento e messo in moto l'escavatore l'avventura continua, visto che affogano per metà. Suspense. Certo, chi va a caccia di ricchezza non ha mai i mezzi necessari per affrontare ogni eventualità ma Jack & Co. sembrano, a tratti, un gruppo di sprovveduti. Tutti, come fosse un mantra, si ripetono a vicenda: «Non c'è uomo in America che non vorrebbe essere qui con noi». Sarà.

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