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Professori sì, ma senza laurea

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Eccoli,gli studenti e parecchi docenti dell'Accademia di Belle Arti di Roma, una delle più gloriose del nostro paese, accampati davanti all'istituto di via Ripetta con striscioni di protesta («Siamo alla frutta!», in senso metaforico, ma anche letterale visto che mangiano solo quella) ed in fase di mobilitazione permanente. Chiedono che dopo parecchi decenni venga cancellata una vergogna tipicamente italiana nata dall'indifferenza verso la cultura: in disprezzo dell'art.33 della Costituzione, alle nostre Accademie di Belle Arti, in quanto istituzioni di alta cultura, non è stato ancora riconosciuto lo status universitario che valorizzi la loro capacità di ricerca, sperimentazione e produzione artistica. Lo spiegano bene il Prof. Marco Bussagli e lo studente Dionigi Mattia Gagliardi: «La legge di riforma delle Accademie del 1999 è un fallimento perché manca dei regolamenti attuativi. Chiediamo che venga realizzato il passaggio delle Accademie dentro il sistema universitario da tutti i punti di vista e che vengano istituite le Classi di laurea, laurea magistrale e i dottorati di ricerca. Vogliamo che si realizzi quel che in passato si è fatto per l'Isef. È mai possibile che in un paese sostanziato d'arte come l'Italia chi si esibisce nel salto con l'asta sia un professore universitario mentre chi, come Pericle Fazzini (docente d'Accademia), ha realizzato il "Cristo risorto" nella Sala Nervi in Vaticano non abbia mai avuto la stessa chance?». «I nostri diplomi sono quasi carta straccia – sottolinea Dionigi Mattia Gagliardi – come possiamo competere a livello europeo?». Negli ultimi tempi invece di procedere gradualmente verso uno status universitario, le Accademie sono state perfino declassate nel comparto negoziale della Scuola. Gli studenti e i docenti dell'Accademia di Roma intendono proseguire nello sciopero della fame fino a veder riconosciute le loro legittime aspettative, che risalgono addirittura al 1990, con il disegno di legge di Giulio Carlo Argan. In questo senso molte attese si concentrano sulla VII Commissione Istruzione, Università e Ricerca del Senato che ha ripreso la discussione dei vari disegni di legge finora presentati. Nonostante lo sciopero della fame, continua l'organizzazione di incontri culturali che ogni sera vedono partecipare all'Accademia artisti famosi e solidali con questa sacrosanta protesta. Gab. Sim.

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