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Noel Gallagher racconta la fine degli Oasis

Noel Gallagher

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«È con un pò di tristezza e grande sollievo che vi annuncio, lascerò gli Oasis stanotte. La gente può dire e scrivere ciò che vuole, ma semplicemente non sono più in grado di lavorare con Liam un altro giorno. Mi scuso con tutti quelli che hanno comprato i biglietti per i concerti di Parigi, Costanza e Milano». Sono le parole di Noel Gallagher in un post scritto durante l'agosto 2009, quando dopo 18 anni di tumulti e rivalità con il fratello e collega chitarrista Liam Gallagher, decise di abbandonare gli Oasis, il gruppo che lo rese famoso. Oggi Noel è finalmente pronto ad aprirsi sulla rottura, il passato e soprattutto sui suoi progetti più che imminenti, e lo ha fatto durante una conferenza stampa, come riporta "Huffingtonpost". «Non sono mai arrivato a non sopportare più gli Oasis. La nostra relazione non è così male come è stata presentata dalla gente. Tutto ha cominciato a disfarsi, a essere onesto, quando Liam ha inaugurato la sua linea d'abbigliamento e mi ha chiesto di poterla pubblicizzare durante il tour degli Oasis, mentre io ero contrario» ha detto Gallagher. «Non penso che fosse giusto per lui di rifilare ai nostri fan la sua roba, e ci fu una lite enorme a riguardo. Per un pò è stato una specie di tira e molla, per quel che ricordo, ed io ho detto "ok, se vuoi farti pubblicità, quanto mi dai?". E lui non riusciva a toglierselo dalla testa...» ha affermato Noel. Poi, l'ultimo incidente, racconta Gallagher. «Tutto è cominciato a peggiorare da lì. Dopo una notte a Parigi, Liam non ha voluto suonare al V festival perché aveva i postumi di una sbornia, ha detto di avere la laringite. C'è stata un sacco di cattiva stampa per questa storia, e lui ha pensato che io qualche modo fossi il diabolico burattinaio che controllava i media inglesi», ricorda Noel, raccontando come la tensione sia degenerata in una lite con accuse e insulti, dove Liam è andato, dice Noel «fuori di testa».   La lite va oltre l'alterco verbale. «Era piuttosto violento. A quel punto non c'era stata alcuna violenza fisica, ma era un pò come il wresting, mi veniva davanti insultandomi per provocarmi - racconta Noel - e non dimenticherò mai, ho guardato Andy (Bell, allora bassista degli Oasis e ora chitarrista nei Beady Eye, ndr) che non diceva una parola, io cercavo di spiegarmi e Liam non faceva che mandarmi aff... finché si è precipitato fuori dalla porta. Ha afferrato una prugna e l'ha tirata attraverso la stanza spappolandola contro il muro. Sono contento che non sia finita così, anche se una parte di me lo avrebbe desiderato, sarebbe stato un grande titolo».  Ma appunto, non finisce qui. «Quindi se n'è andato, per qualche ragione è andato nel suo camerino, è tornato con una chitarra e ha cominciato a brandirla come un'ascia, e non sto scherzando» racconta ancora Noel. «Era un vero e proprio atto di inutile violenza, e lui faceva oscillare la chitarra e ci è mancato poco perché mi spaccasse la faccia. Quindi è finita sul pavimento e l'ho distrutta. Nella stanza c'erano gli altri della band che guardavano da un'altra parte, e non era nemmeno un grande camerino. Al che ho detto "Sai che c'è? Me ne chiamo fuori". A quel punto qualcuno è entrato e ha detto che mancavano cinque minuti al concerto. Sono andato in auto, ci sono rimasto cinque minuti e mi sono detto Fanc... Non posso più farcela». Mettendo così la parola fine a una delle band più popolari e più attaccabrighe degli ultimi vent'anni.   Nonostante la sua libertà e l'opportunità di cominciare dei progetti da solista, Noel si pente ancora di come tutto sia andato male, pur consapevole oggi del fatto che non potesse andare in altro modo. «Ho dei rimorsi, perché ci mancavano soltanto due concerti. Se potessi tornare indietro li farei, anche se quello sarebbe stato orrendo perché Liam era fuori di testa. Avrei potuto fare quello e quello dopo e poi andare via tutti, e probabilmente avremmo potuto discutere di quello che avremmo fatto. Magari non avremmo rotto, avremmo potuto prenderci una pausa per fare le nostre cose. Liam ha sempre detto che avrebbe portato l'armageddon alla fine, ed è proprio come vuole che siano le cose. E questo è quanto». Durante la conferenza Noel diventa emotivo. «È un peccato - dice - perché ero a mio agio in quella band. Avevo perfezionato il ruolo del tizio che stava a destra, suonava la chitarra, faceva i cori e occasionalmente cantava, mi ci sono voluti 18 anni ed ero bravissimo. Ma, alla fine, io non gli piaccio. Non gli piaccio in modo violento. Non vado d'accordo con lui, ma lui lo porta a un livello per cui, per me non c'è ragione per essere in una band con qualcuno con cui lottare. Qual è il punto? Vai avanti a fare tour e più soldi e discuti su sciocchezze. Ho fatto un favore a tutti quando ho mollato», conclude amaramente Noel.

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