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«È il risarcimento al mio film scomodo»

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diDINA D'ISA Sette nomination per «Habemus Papam», con e di Nanni Moretti (il più votato), mentre è testa a testa (con sei candidature) tra «Benvenuti al Sud» di Luca Miniero e «Nessuno mi può giudicare» di Massimiliano Bruno. «Non credevano» di Mario Martone è il film dell'anno e a Pupi Avati conquista con «Una sconfinata giovinezza» il Nastro speciale del 65esimo. Questi alcuni dei favoriti tra le cinquine dei Nastri d'Argento, annunciati ieri a Villa Medici, sede dell'Académie de France a Roma. Le cinquine dei candidati, anche su segnalazione degli iscritti al Sngci (Sindacato nazionale giornalisti cinematografici), sono state scelte dal direttivo presieduto da Laura Delli Colli. I vincitori saranno incoronati al Teatro Antico di Taormina, il 25 giugno, con la ripresa televisiva in differita su Raiuno in seconda serata il 30 giugno. «Questo Nastro è un risarcimento al mio film, "Una sconfinata giovinezza", che non è andato bene al botteghino ma è soprattutto un modo per parlare dell'Alzheimer, tema che io affronto nella pellicola - ha detto Avati a margine della premiazione - Mi sono meravigliato che i media, prendendo per pretesto il mio film, abbiano ignorato questa patologia che colpisce 800 mila persone, destinate ad aumentare, causando danni sociali e familiari gravissimi. Il mio rammarico è per fortuna lenito da questo Nastro, che premia la "sconfinata giovinezza" spero anche quella mia professionale. Ora sto ultimando il prossimo film, "Il cuore grande delle ragazze", con Micaela Ramazzotti e Cesare Cremonini, una commedia solare, ironica e sentimentale degli anni '20 che ricorda come all'epoca l'uomo fosse infinitamente uomo nella sua coazione all'adulterio e la donna infinitamente donna nella sua immensa sopportazione». Tra i più votati anche «La solitudine dei numeri primi» di Saverio Costanzo (5 candidature) e con quattro nomination ciascuno, «Malavoglia», «Una vita tranquilla», «Vallanzasca - Gli angeli del male», «20 sigarette», «Immaturi» e «La banda dei Babbi Natale». Candidati per il Nastro destinato al regista del miglior film sono invece Marco Bellocchio (Sorelle Mai), Saverio Costanzo, Claudio Cupellini, Nanni Moretti e Pasquale Scimeca. Ricca la selezione delle opere prime: accanto a Aureliano Amidei (20 sigarette) e a Massimiliano Bruno (Nessuno mi può giudicare), anche Ascanio Celestini (La pecora nera), Edoardo Leo (18 anni dopo) e Alice Rohrwacher (Corpo celeste). Menzione speciale per il 65esimo a «Et in terra pax», coraggioso esordio di Botrugno & Coluccini. E ancora, Nastro alla Titanus per «L'ultimo Gattopardo» di Tornatore; premi alla carriera per Emidio Greco, Fulvio Lucisano e Marina Piperno. Per le attrici la lotta e tra Paola Cortellesi, Angela Finocchiaro, Donatella Finocchiaro, Isabella Ragonese e Alba Rohrwacher. Mentre gli attori più votati sono la coppia Claudio Bisio-Alessandro Siani, Raoul Bova, Kim Rossi Stuart, Emilio Solfrizzi e Toni Servillo.

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