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Lo Foco: «La tv deve ridare maggiore spazio al cinema»

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Maqual è oggi lo stato delle cose? «A fine anno i decreti di Bondi hanno bloccato l'erogazione delle contributi relativi alla produzione e alla promozione del cinema italiano - spiega l'avvocato Michele Lo Foco, consulente della Fondazione Cinema per Roma e del direttore generale Rai per la fiction - Con l'arrivo di Galan, è stato annuciato, con successivo decreto, il ripristino dei sostegni precedenti da finanziare con una piccola accise sulla benzina. Ora i decreti che bloccavano i contributi sono ancora in essere. Le commissioni, in particolare quelle sulla produzione e sulla promozione cinematografica, sia in Italia sia all'estero, sono inattive. E quindi permane uno stato di blocco che riguarda anche quei contributi sugli incassi maturati dai produttori negli anni precedenti». Qual è la causa di questa impasse? «Il buon momento del cinema italiano negli ultimi due o tre anni, se da una parte ha rappresentato un forte incremento della cinematografia nazionale, dall'altro ha causato un esborso da parte dello Stato per i contributi sugli incassi che, evidentemente, non era stato valutato. Il ministero non si è quindi reso conto dell'aumento notevole delle contribuzioni che lo Stato doveva dare, così non essendoci i soldi necessari sono state bloccate le erogazioni. E la parte legislativa non è ancora in condizione di mettere in atto ciò che ha promesso». Ieri è stato presentato l'inedito marchio «Indi Cinema» da una federazione di addetti ai lavori e professionisti che credono nel futuro della produzione indipendente. Che ne pensa? «I film indipendenti sono la risorsa dell'industria cinematografica italiana. Ma lo Stato deve porre maggiore attenzione ai diritti tv, soprattutto in assenza di sostegno ai distributori. Deve essere data a tutti la possibilità in modo democratico di accedere ai diritti di antenna, in un momento in cui è saltato l'appuntamento con il cinema in tv per dare spazio a show e reality. Occorre riequilibrare lo spazio tra fiction (oggi fin troppo presente) e cinema (ora emarginato in tv). La vera speranza sono le realtà regionali e le Film Commission: con l'arrivo della Polverini alla Regione e dell'assessore Gasperini al Comune di Roma anche il Lazio si sta adoperando nel settore cinema». Din. Dis.

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