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Luciana irresistibile da Fazio

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Ènel programma domenicale di Raitre che dà il meglio. Più di quando compare in qualche film (foss'anche Manuale d'amore), più di quanto combina nelle fiction. Insomma, l'abito che infila meglio è quello di cabarettista, di gioiosa macchina da guerra che sputa battute politicamente scorrette. A Che tempo che fa le fa bene anche il mix con Fabio Fazio. La faccia sorniona del conduttore che le suona a chi vuole col suo fare mellifluo è il contraltare del ghigno birichino della Littizzetto. La sua immobilità da passacarte dietro la scrivania è agli antipodi delle contorsioni da saltimbanco dell'attrice. E però c'è un meglio nel meglio della signorina Luciana. Non tanto quando punzecchia i capintesta di Stato e Chiesa. Ma quando lo spunto è così peregrino da rendere surreale la gag. Domenica scorsa, per esempio, Luciana ha zuzzerellato su Berlusconi a Lampedusa. Le battute del tipo «se nell'isola non gli riesce il casinò, basta che tolga l'accento sulla o e sarà un successo» strappano una risatina ma sono ovvie. Invece la dissertazione sul «Tantum rosa» è stata irresistibile. Lucianina arrampicata sul tavolo di Fazio, con le cosce ben in vista, ha illustrato gli effetti della medicina usata per sedare i pruriti muliebri. E il suo appello alla casa farmaceutica di trasformare la polverina miracolosa in pomata o similia è stato uno spasso. Oltretutto, celia «Litti», eviterebbe la targhetta appiccita sullo spot che avverte di non ingerirla sciolta nell'acqua, come un ricostituente. Boccaccia mia, statti zitta!

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