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In città variazioni sul tailleur

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Dimenticateil rigore e la tristezza. Soprattutto in città. Salvo restando la regola base che in ufficio non ci si va né scollate né con le minigonne inguinali, non è più tempo del tailleur maschile o del trench classico. L'allegria, la voglia di uscire e di sorridere, contagia il guardaroba cittadino. Le giacche sono avvitate e corte, persino audaci, se portate a pelle (riservato alle giovanissime una volta uscite dal posto di lavoro). Oppure accollatissime ma di un colore fluo che non fa passare inosservate. Le gonne, rigorosamente sotto il ginocchio, si portano a tubo. I pantaloni, di shantug di seta, cambiano colore a seconda della luce e vanno bene da mattina a sera. Basta sostituire gli accessori e il gioco è fatto: la ballerina e la borsa portatutto in ufficio, il tacco altissimo e la pochette al calare del sole. E il trench? La versione più strong e attuale è quella con le borchie che dalla spalla scendono giù sino all'avambraccio. Per il cocktail elegante, invece, c'è lo spolverino. Rosa. Ma nella nuance accesa caramella. Guai a scegliere il solito pastello. Quella è roba antica. E passa sempre inosservata. Kat. Per.

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