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Tante di destra per il calendario delle parlamentari la sinistra insorge

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Sonole parlamentari, giornaliste, attrici, impiegate e pensionate che hanno posato per il calendario 2011 «Unite contro i disturbi alimentari... il corpo della donna è vita», promosso da DonnaDonnaOnlus, l'associazione per la prevenzione e l'informazione su anoressia e bulimia. Il calendario è originalissimo (per averlo tutte le informazioni su www.donnadonnaonlus.it) e... «molto affollato». In tutto quattordici scatti: copertina iniziale, copertina finale e i dodici mesi. Nelle immagini appaiono signore coperte con artistici veli. Autrice dei bellissimi panneggi Anna Bruna Coppola, stilista ed etnologa: «Quella dei drappi è una scelta che rievoca la spontaneità e la naturalezza - ha detto - C'è il ricordo di contesti antichi, quando la divinità era solo donna. In tombe del passato sono state ritrovate statuette femminili di terracotta rossa e il rosso era il colore del parto. Le divinità di sesso maschile arriveranno più tardi, con l'avvento delle guerre». Tra un mese e l'altro nelle foto sorridono le onorevoli Anna Paola Concia, Deborah Bergamini, Michaela Biancofiore, Giovanna Melandri avvolta in un gran drappo dorato e luccicante. Qua e là tante bambine, che le mamme, giustamente, hanno voluto con loro. E poi Rosanna Banfi, tutta di rosso, che sorride da novembre, mentre la simpaticissima Marta Zoffoli si copre con una stoffa viola e argento, con gli occhi stupiti, come se il fotografo l'avesse colta di sorpresa senza veli. Il fotografo in questione è un «big»: Gerald Bruneau, francese di provenienza, fortemente legato agli Stati Uniti per la formazione professionale (ha lavorato a lungo con Andy Warhol) e per vocazione cittadino del mondo. «Mi sono veramente divertito a fare questo calendario - ha detto il "vecchio" drago della fotografia - e credo che si siano divertite anche le signore. Comunque le mie foto non sarebbero nulla senza l'eccezionale gioia delle donne che le animano». Ma, unico uomo in questa impresa con cento signore, non ha avuto difficoltà? «Assolutamente no! - Afferma divertito Bruneau - È stato tutto semplicissimo, le foto difficili sono altre». Beato lui, ieri, alla presentazione del bel calendario di DonnaDonnaOnlus a Montecitorio, i signori uomini se ne stavano rispettosamente in disparte mentre le signore (giustamente) erano protagoniste. Comunque, oltre a quello determinante di Bruneau, nel calendario ci sono altri tocchi maschili. Le immagini sono commentate da personaggi come il regista Marco Pozzi, il medico Adolfo Panfili, Max Tortora, Enzo De Caro, Lino Banfi e tanti altri. Musa dell'iniziativa, motore di questa grande campagna contro i disturbi alimentari la vulcanica (è stata definita proprio così) Nadia Accetti, fondatrice di DonnaDonnaOnlus. «Perché ho voluto questo calendario? – spiega Nadia - Perché ho sofferto, ho subito una violenza a sedici anni e oggi voglio abbattere un muro: lo stereotipo di una figura femminile non reale». L'associazione DonnaDonnaOnlus nasce infatti per proteggere le donne che si sentono escluse dai canoni estetici e per questo vivono dei dolorosi conflitti psicologici, che spesso sono alla base dei disturbi alimentari. Il messaggio di Nadia è chiaro e forte: «Ognuno ha la sua bellezza», sta ad ogni donna saperla capire ed apprezzare. E la bellezza, quella vera (ma questo gli uomini l'hanno sempre saputo) non sta sotto la taglia 40. Con buona pace della giornalista Antonia Matarrese (è a Novembre) che porta la taglia 38 da sempre e sta benissimo. Insomma la lotta contro l'anoressia e la bulimia è decisamente bipartisan, come hanno spiegato ieri durante la presentazione a Montecitorio Deborah Bergamini, Michaela Biancofiore e Barbara Saltamartini (tutte del Pdl). E questo non è piaciuto ad un'altra delle signore del calendario, l'onorevole Pd Luciana Pedoto la quale, vedendo sul palco le tre colleghe ha detto: «Fate parlare prima quelle del Pdl e dopo quelle del Pd. Grazie, ma io vado via». La sinistra per anni ha cercato di appropriarsi dell'universo femminile. Per fortuna non gli è riuscito.

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