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IL GIRADISCHIa cura di Stefano Mannucci

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Lamissione è di restituire a Gershwin quella magnifica "leggerezza" che ne fece un unicum nella musica del Novecento, mondandolo da certe pomposità post-romantiche di chi - tra i suoi interpreti "colti" - voleva nobilitarne le partiture; ma senza perdere al tempo stesso la giocosità swingante dell'invenzione originaria. Riccardo Chailly sale con questa missione sul podio del Gewandhaus di Lipsia, l'orchestra che era stata di Furtewangler e di Mendelsshn, e trova un geniale complice nel pianismo virtuoso di Stefano Bollani, che mette benzina sul fuoco gershwiniano senza cedere alla tentazione improvvisativa, concentrandosi sugli spazi liberi che il compositore aveva concesso agli esecutori, così come aveva fatto lui stesso nelle prime rappresentazioni della "Rhapsody in blue" negli anni Venti. Portentosa anche la "rendition" di un lavoro complesso ma illuminante come il "Concerto in Fa". Imperdibile. Voto 5/5

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