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La quinta può essere il colonnato di un antico cortile, il fondale un'accoppiata luna-mare di quelle che non tradiscono mai.

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Enella sua capacità di affascinare chi ogni sera si ferma a guardare. In un'altra città, in un'altra piazza. Per gli artisti di strada la semplicità è soltanto apparenza; l'immediatezza che gli leggi nei gesti è frutto dell'abitudine a confrontarsi ogni giorno con realtà sceniche e punti di riferimento diversi, non omologhi. Così come diverse e non omologhe sono le proposte che animano i diversi cartelloni nelle città italiane. Uno dei prossimi, in ordine di tempo, è il Chieti Buskers Festival (info: www.chietinstrada.it) che sabato, domenica e lunedì riunirà in un'unica progressione più di cento artisti provenienti da ogni parte del mondo. Quattordici i paesi rappresentati: Giappone, Australia, Usa, Iran, Brasile, Cile, Argentina, India, Kenya, Scozia, Francia, Bielorussia, Germania e, naturalmente, Italia, per un totale di oltre cento buskers. Solo passando attraverso i percorsi costruiti dalle diverse realtà si potrà capire quale è la matrice che tiene insieme acrobati, funamboli, musicisti, giocolieri, danzatori, clowns, mimi, attori; gruppi folk, funky jazz, blues, hip hop e perfino "zampognari rock" (i famosi Celtica-Pipes Rock, due "zampognari" scozzesi e quattro rockers di varia nazionalità). Dalla Puglia arriveranno gli Skaddìa, con la loro "pizzica", dal Giappone il famoso Senmaru porterà il tradizionale "Edo-Daikagura", suggestiva giocoleria tra lirismo e virtuosismo, dall'India le musiche e le danze tradizionali dei Milon Mela, dalla Germania i catastrofici "pompieri" dei Bangditos. Quella dei buskers è un'arte eterogenea che vive di due elementi fondamentali: tradizione e innovazione. In questo il cartellone proposto dalla manifestazione abruzzese è assolutamente rappresentativo. Gli spettacoli affondano le radici in un solido terreno di ricerca, a dispetto dell'estemporaneità di cui spesso si vestono. Sono lo specchio di storie e gesti antichi recuperati e trasposti in contesti rinnovati, sono il modo per mantenere vive arti complesse, spesso affievolite dal tempo, che insegue ritmi più veloci. L'artista di strada non sfrutta spazi residuali, piuttosto ristruttura su basi moderne antichi schemi portanti della pratica spettacolare. Non è un caso, infatti, che il Ministero della Gioventù sostenga una delle più interessanti e innovative iniziative degli ultimi anni, il premio «Cantieri di Strada», giunto alla sesta edizione, che premia musicisti e attori italiani impegnati nel settore. L'idea nasce dalla collaborazione tra la Federazione nazionale degli Artisti di strada e il Comune di Stigliano, in provincia di Matera, collaborazione poi estesa a numerose altre realtà istituzionali e private. Il premio, oltre a una dotazione in denaro, prevede anche il sostegno nella programmazione degli spettacoli. Nel corso della «Stigliano Buskers Night», proprio sabato scorso sono stati premiati i vincitori delle diverse categorie, nella cornice di «Per le strade del sud», un incontro che ha coinvolto gli operatori dell'arte di strada del meridione d'Italia. Esattamente dall'altra parte dello Stivale, in Valle d'Aosta, nel primo week end di settembre si svolge l'ottava edizione del «Festival degli artisti di strada», un appuntamento che gli stessi organizzatori definiscono «senza confini, limiti, biglietti ed orari». Esattamente come l'arte era una volta: un eterno gioco tra realtà, sogni e amori. Che sempre duravano soltanto una notte.

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