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Beatlesiani contro Lady Gaga

Lady Gaga

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Lady Gaga fa arrabbiare i fan dei Beatles: calze a rete nera e guepiere, l'irriverente cantante americana ha suonato il piano di John Lennon grazie alla cortesia di Sean, il figlio del musicista assassinato trent'anni fa a New York di fronte a Central Park. Sean aveva messo in giro su Twitter una foto di Gaga seduta al pianoforte Steinway a coda, un regalo di suo padre a Yoko Ono, ma è stato poi costretto a rimuovere l'immagine da una valanga di critiche di fan secondo cui la cantante non era degna di suonare lo strumento-reliquia. «I pianoforti sono fatti per essere suonati. Che c'è di male - aveva reagito Sean - Che avremmo dovuto fare: chiuderlo a chiave in una stanza piena di polvere?». Lady Gaga non è solo la popstar del momento, è anche un'ottima pianista: suona da quando aveva quattro anni e a 14 anni ha composto la sua prima ballata per pianoforte. E i beatlesiani avranno pane per i loro denti anche con la crociera che partirà da Genova il 18 ottobre. La crociera è promossa dal fan club «Beatlesiani d'Italia Associati» di Brescia. L'inedito viaggio a tema è stato presentato nel quarantacinquesimo anniversario dell'arrivo del gruppo in Italia. L'eco dei concerti tenuti nel 1965 (gli unici in Italia) a Milano, Genova e Roma è ancora vivo fra i cultori del genere. Per Lady Gaga, invece, sembra non ci sia proprio pace. Ancora al centro delle polemiche anche per la «guerra» a colpi di videoclip nella turbolenta città di Hebron in Cisgiordania. Un gruppo di palestinesi, assieme a sostenitori israeliani, ha piazzato su YouTube un video con una danza che mima l'arresto di alcuni ragazzi sul ritmo di una canzone di Lady Gaga, in risposta al video di qualche giorno fa in cui un gruppo di soldati israeliani improvvisa una danza durante una pattuglia ad Hebron. Il primo video apparso su YouTube, per il quale l'esercito promette un'azione disciplinare contro i responsabili, mostra sei soldati israeliani della brigata Nahal, armati e bardati di giubbotti antiproiettile, che avanzano circospetti fra le strade deserte della città mentre sullo sfondo si sente il richiamo del muezzin alla preghiera. Ma improvvisamente irrompono le note di «Tik Tok» della cantante americana Kesha e i soldati si mettono disinvoltamente a ballare una sorta di macarena. Nella videorisposta palestinese (che non si è fatta attendere) la danza è in un bazar, dove tre ragazzi mimano l'arresto di altri tre con la keffiah palestinese, al ritmo di «Poker face».

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