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Una parata di stelle a Villa Pamphilj

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PaolaPariset Il parco infuocato dalle luci del tramonto di Villa Pamphilj torna a brulicare delle appetitose rassegne dell'Estate Romana, che mai come ora, in piena drammatica crisi dei fondi statali – «Invito alla danza» e «Concerti nel Parco», ventennali!, hanno avuto l'azzeramento dei fondi: si prospetta forse un contributo, per non «azzerare» la già avvenuta programmazione – riluce della qualità delle proposte artistiche, cui nessuno ha potuto rinunciare, a prezzo dell'esposizione personale. Dal 24 giugno al 2 agosto, l'aria che sa di foglie e d'erba del Parco di Villa Pamphilj soffierà su più eventi: primo, il Festival Nazionale di Teatro Ragazzi (24-29 giugno), il migliore in Italia, diretto da Veronica Olmi, con tante compagnie italiane fra cui Laboratorio del Mago (Mantova) con «Hansel e Gretel», la Compagnia degli Sbuffi (Castellammare) con «Pulcinella e le streghe di Benevento» e la compagnia Teatro Verde di Roma con «I vestiti nuovi dell'Imperatore», in omaggio al grande Rodari. I Concerti nel Parco (30 giugno – 31 luglio), diretti per vent'anni da Teresa Azzàro, ospitano la formidabile cantante di fado Tereza Salguerio, due gruppi circensi in «Swing Circus», il miglior pianista bachiano del mondo Ramin Bahrami, Gianrico Carofiglio protagonista de «Le notti dell'avv.Guerrieri», il tango di Antonella Ruggieri, i giovani di Oblivion per il cabaret musicale, il pop di Morgan e le voci a cappella del gruppo «Alti e Bassi», seguiti dal jazz di Peter Cincotti. Niente male, dunque. Quanto a «Invito alla Danza», la coraggiosa direttrice Marina Michetti, per il ventennale offrirà uno show di ballerini e coreografi che, con opere create apposta per questa rassegna, ne hanno fatto via via la storia. Essi verranno a presentare i gala il 25 prossimo: e dal 1° al 30 luglio saranno l'Aterballetto di Mauro Bigonzetti, Mauro De Candia con «Casanova, il sorriso del diavolo», il Balletto dell'Esperia di Mohovich, la compagnia di Elisa Monte, e Maria Serrano col grande flamenco. Culmine, la Notte di Stelle dell'Arena di Verona (da Picone a Yebra, ad Olga Esina, alla Falcon ed altri), e l'omaggio ai ballerini del Royal Ballet, qui con l'étoile Maria Galeazzi e mai giunti a Roma prima d'ora: perciò i batticuori della Michetti per il mancato arrivo dei fondià. Per la prosa, bellissime occasioni: per «Serate d'attore» (2 luglio – 2 agosto), curate da Gianluca Ramazzotti ascolteremo la Sicilia di Jannuzzo, e poi – oltre ad altri – vedremo Anna Mazzamauro nei panni indimenticati diàNannarella. Per «Spazi e memoria», per il teatro fra le due guerre curato da Marco Prosperini (3 luglio – 1 agosto), citiamo «Ragno» di Sem Benelli, opera data a Milano nel 1935 e poi mai più, ed ancora Mario Scaccia «maestro di tutti i maestri», nella «Serata romana» dedicata a Trilussa, Campanile e Pascarella. E ci sarebbe ancora dell'altro, ma lo spazio è tiranno.

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