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In tv con «Superquark» è già estate

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Machiunque abbia provato a salire su un aereo negli ultimi mesi ha imparato a conoscerlo. È il famoso vulcano islandese. Sarà proprio lui, insieme ai cugini più «quieti» Etna, Vesuvio e il Monte Marsili, il protagonista di «Dopo l'Islanda: cosa bolle sotto terra», speciale monografico che domani inaugura il nuovo ciclo di Superquark estate. In programma, dodici puntate per altrettanti giovedì sera su Raiuno (ma il 17 giugno si salta) condotti dall'inossidabile Piero Angela, ormai «uno dei volti di punta del servizio pubblico», come lo definisce il direttore della prima rete Mauro Mazza. Dopo quasi 30 anni di Superquark, risponde lui, «gli ascolti sono importanti, certo, ma ancor più l'aver formato una generazione di studenti che poi ha scelto di approfondire le facoltà scientifiche e tecnologiche». Si volerà anche in Messico, a sfatare la predizione Maya sulla fine del mondo nel 2012, e in Qatar, nuovo polo tecnologico nel mezzo del deserto.

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