Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Il monello di celluloide ok come quello di carta

default_image

  • a
  • a
  • a

Dagli anni Cinquanta molte generazioni di bambini francesi si sono appassionate alle geste del "petit Nicolas", scritte da René Goscinny e illustrate da Jean-Jacques Sempé. Tributando gli stessi consensi, ma allora insieme con gli adulti, anche quando in seguito si sono trovate di fronte al piccolo Asterix nelle Gallie di Giulio Cesare. Oggi, come prima di lui Asterix, ecco "le petit Nicolas" approdare la cinema. Se ne è incaricato un regista, Laurent Tillard, noto qui da noi solo per un suo filma del 2007, "Le avventure galanti del giovane Molière". Era abbastanza modesto, questo di oggi, invece, che mette insieme varie vicende di cui "le petit Nicolas" grazie a Goscinny e Sempé era stato attraverso gli anni protagonista, ha una grazia e una finezza indiscutibili, con la fragranza di anni lontani per di più riletti molto di più all'insegna di una favola che non di una semplice cronaca. Vari, piccoli episodi. Un equivoco in cui incappa Nicolas quando crede che avrà presto un fratellino per colpa del quale sarà subito trascurato dai suoi, se non addirittura eliminato come Pollicino. Complicazioni scolastiche prima con una insegnante gentile poi con una acida supplente, la presenza a cena del principale del papà insieme con la moglie in un clima in cui ogni risvolto è maldestro; fino all'arrivo di un fratellino, anzi di una sorellina, che, fugati tutti gli equivoci, darà a Nicolas solo gioia e allegria. Ritmi piani, senza scosse, una narrazione tranquilla, anche quando qua e là si affacciano delle increspature, personaggi delineati con garbo, con la possibilità, al piccolo protagonista, di imporsi in tutte le situazioni che lo hanno al centro, suggerendo quasi sempre motivi di comicità delicata, priva di qualsiasi forzatura. Certo quel bambinetto che aveva tanto conquistato quando lo creava Sempé qui, sullo schermo, lo interpreta un piccolo attore, Maxime Godart, ma è stato scelto così bene che in più momenti arriva quasi a somigliare al suo originale disegnato. Un risultato non da poco.

Dai blog