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La città di Gabii ritrova il suo vecchio re alla Reggia dei Tarquini

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Edora, durante gli scavi in corso nell'antica città latina localizzata 20 chilometri a sud della capitale, gli studiosi della Soprintendenza Speciale per i beni Archeologici di Roma e quelli dell'Università Tor Vergata annunciano una scoperta eccezionale: è stata ritrovata la residenza del rex della città, quasi sicuramente un tiranno della famiglia dei Tarquini e probabilmente proprio Sesto Tarquinio. È il Soprintendente Angelo Bottini, pochi giorni prima di andare in pensione, a spiegarci l'importanza di una scoperta che è anche un suo successo: «La reggia ha uno stato di conservazione eccezionale, neppure paragonabile a quanto rinvenuto a Roma. È la prima struttura abitativa di età arcaica in Italia ad essere stata ritrovata con murature integre fino a due metri di altezza. In pratica rivoluziona tutto quello che sapevamo sull'architettura del VI secolo a.C. E l'unicità di Gabii sta anche nel fatto che sorge in un Agro Romano ancora sostanzialmente intatto, nonostante le minacce dell'abusivismo». Inoltre, spiega Marco Fabbri dell'Università di Roma 2, «abbiamo scoperto che durante il rito di fondazione della reggia cinque bambini nati morti erano stati sepolti in altrettante fosse, anche se non si tratta di sacrifici umani. E poi, improvvisamente, la residenza regale fu privata del tetto e seppellita: è il segno della fine della tirannia e dell'avvento a Roma dell'epoca repubblicana». Gli scavi finora sono costati solo 60.000 euro ed altrettanti ne sono disponibili per proseguire. «Troppo pochi», chiosa Bottini, che sogna la nascita di uno straordinario parco archeologico e che è fiero anche di annunciare un accordo di collaborazione con il Louvre dove sono finiti tanti marmi pregiati provenienti proprio da Gabii. «Cercheremo di stanziare altre risorse – assicura il sottosegretario al Ministero per i Beni Culturali, Francesco Giro – anche se bisognerà prima o poi limitare tante mostre inutili e costose che tolgono finanziamenti a scoperte fondamentali come questa».

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