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Quando lo sport è raccontato da danzatori-acrobati

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Unoindubbiamente fuori dal comune è quello scelto questa volta dalla straordinaria compagnia Kataklò, di scena sino al 10 gennaio al Teatro Vittoria a Testaccio. Infatti la corona dei diversi sport olimpici è raccontata in Play senza parole, solo con l'evidenza talora esageratamente surreale, del gesto e del movimento. Gli otto danzatori-acrobati, da muscoli ben saldi e dagli addominali «lavorati», riescono secondo le coreografie di Giulia Stacciali, a inanellare una serie di venti quadretti, senza risparmiare nessuna disciplina sportiva. Nel caleidoscopio finiscono così il pugilato, il ciclismo, inevitabilmente il calcio (con un portiere prensile che vive in simbiosi con i pali della sua porta), il tennis, il rugby, il nuoto sincronizzato, il bob a due, un avveniristico scii. Anche a Roma l'accoglienza del pubblico si è dimostrata calorosa come si conviene ad uno spettacolo fantasioso, adatto a tutte le età, che promette di essere il must natalizio di questo fine anno. Humor e atletismo: insomma Play, come recita il titolo.

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