Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

«Stop alla violenza Il cinema è fantasia»

default_image

  • a
  • a
  • a

È tanta la voglia di evadere, almeno al cinema. E rispetto ai Natali passati, un'ondata anomala di cartoon ha invaso le sale. Dopo «A Christmas Carol», «Astroboy», «La principessa e il ranocchio» e «Piovono polpette», arriva sul grande schermo l'atteso sequel di Luc Besson, «Arthur e la vendetta di Maltazard», dal 30 dicembre in 150 sale distribuito da Moviemax. Tratto dal secondo libro della saga fantasy (tradotta in oltre 20 lingue) ideata e scritta dal regista francese, il cartoon ha avuto un incasso totale di 120 milioni di dollari in tutto il mondo con il primo episodio. Mentre il secondo, uscito in Francia il 2 dicembre, è stato già visto da 2 milioni di spettatori. Spesso maltrattato dalla critica francese e vittima di successi alterni, Besson si dedica ora ai bambini con la sua casa di produzione Europacorp, tirata su nelle banlieues. E sembra incredibile che sia stato proprio lui a realizzare negli anni '90 quei film di azione, con personaggi femminili che masticavano violenza come «Nikita» o la bambina di «Leon». «Non mi erano mai piaciute quelle Bond girl, tutte curve e senza cervello. Per questo pensai a Nikita. Ma allora, in Francia, la società borghese era come un gatto addormentato pronto solo a fare le fusa. Ora invece il mondo è sporco e cattivo e voglio dare messaggi diversi, pensando al futuro dei nostri bambini». Il protagonista, Freddie Highmore (alter ego di Besson), è ormai un adolescente e, se non aveva mai accettato i suoi sentimenti per Selenia, stavolta Arthur, a 13 anni, vive la sua prima storia d'amore. Ma la svolta narrativa arriva con il ritorno del malvagio Maltazard (doppiato in inglese da Lou Reed) pronto a distruggere Arthur e i suoi amici. Besson non si fa mancare niente nemmeno riguardo alla tecnologia, con quel 3D che ha ormai rivoluzionato il cinema. E c'è già chi azzarda nel vedere la Europacorp di Besson come la nuova Disney o la Pixar europea. «Europei e americani non hanno la stessa cultura, ma sono eccitato all'idea di essere in gara con i campioni del mondo. Per 40 anni la Disney ha pescato nelle fiabe europee, mentre la Pixar con l'arrivo di Lasseter ha dato nuovo impulso all'arte dell'animazione in Usa. Sono affascinato dal modo con cui gli americani s'impongono e conquistano economicamente il mondo: con un mouse riescono a costruire una città, ma di cultura ne hanno ancora poca. Oggi i bambini sono fortunati, hanno mille fantastici cartoon e ora mi diverto a vederli con i miei 5 figli. Ma da piccolo dovevo aspettare quell'unico film di Natale. Più di tutti ho amato "Il libro della giungla" e "Lilli e il vagabondo". Da allora, ho imparato ad rispettare la natura e gli animali». Besson ha ormai finito di girare anche il terzo episodio, «Arthur e la guerra dei due mondi» per tornare al suo primo amore: le eroine. Sta infatti ultimando un film con attori in carne e ossa ne «Le avventure straordinarie di Adele Blanc-Sec», una delle prime donne libere d'inizio secolo.

Dai blog