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La commedia conquista le generazioni

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Per festeggiare i sessant'anni del Sistina torna, a trentacinque dal suo debutto, «Aggiungi un posto a tavola», la commedia musicale di Garinei & Giovannini che vanta tutti i record di repliche con oltre cinque milioni di spettatori nel mondo, grazie anche a una miriade di versioni estere. Lo spettacolo parte in prima nazionale il 21 novembre da Fabriano e approda nella capitale dal 2 dicembre al 10 gennaio.   La storia, ispirata a «After me le deluge» di David Forrest, narra le avventure di un sacerdote alle prese con un nuovo diluvio universale. Nei panni che nel 1974 resero indimenticabile Johnny Dorelli, c'è suo figlio Gianluca Guidi che dovrà confrontarsi con il padre attualmente in veste di regista, convocato a recuperare l'originale direzione di Pietro Garinei e Sandro Giovannini. A Marisa Laurito spetta una partecipazione straordinaria nel ruolo di Consolazione, con Enzo Garinei nella parte del Sindaco Crispino, Marco Simeoli per l'ingenuo e focoso Toto, Valentina Cenni in Clementina, Titta Graziano come Ortensia e Andrea Carli a restituire il cardinale Consalvo. Si confermano ovviamente le storiche musiche di Armando Trovajoli con scene e costumi di Giulio Coltellacci e coreografie di Gino Landi come pure la divina voce di lassù di Renato Turi.   Si svincola dal modello paterno Gianluca Guidi, precisando: «Ho avuto due genitori dai quali ho assorbito involontariamente il mestiere dello spettacolo. Sono un bel miscuglione. In prova mi comporterò con mio padre come se fosse un regista estraneo. Il rapporto privato è separato dal lavoro. Mi sembra quanto mai adatto immaginare la necessità di un cambiamento degli uomini come quello vagheggiato in questo testo: stiamo vivendo un momento apocalittico e, come già accadde negli anni Settanta, anche oggi sarebbe utile tornare all'essenziale. Tutto quello che serve per vivere entra in una barca a remi, l'arca è perfino troppo grande». «Ogni volta che entro al Sistina mi viene il cuore in gola perché è il simbolo del teatro musicale in Italia - ha dichiarato Marisa Laurito - Sono felice di aver accettato: è come se avessi detto di sì a Pietro Garinei. È una commedia moderna in quanto si parla di un Dio giusto. Il tema importante dell'accoglienza merita oggi di essere sviluppato. I politici dovrebbero comprendere questo messaggio. Speriamo di aprire le menti e aggiungere altri posti a tavola anche al governo!».

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